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    18/09/2024

Alto Calore: De Stefano chiede trasparenza sui conti

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Politica_altocalore.jpgAVELLINO – Ancora polemiche sul fronte della gestione idrica in Irpinia. Nella settimana che sta per iniziare dovrebbe tenersi la riunione del comitato per il controllo analogo dell’Alto Calore servizi, presieduto dal sindaco di Ariano Irpino, Antonio Mainiero.

A chiedere la convocazione urgente dell’organismo il rappresentante del Comune di Avellino, Lello De Stefano. Alla base della richiesta la necessità di fare chiarezza su alcuni provvedimenti assunti dal consiglio di amministrazione dell’azienda di corso Europa, ritenuti strategici e sui quali non vi è stato il coinvolgimento della commissione di controllo e dell’assemblea dei sindaci. In particolare, De Stefano ritiene che debba essere affrontata la questione della liquidazione della Patrimoniale, annunciata la scorsa estate dal presidente Eugenio Abate, ma rimasta senza esito alcuno.

Nel mirino anche la gestione del personale, segnalata recentemente anche dalla Filcem-Cgil, soprattutto in merito alle modalità di attivazione delle promozioni dei dipendenti. Negli ultimi mesi, infatti, sarebbero stati programmati ben 100 passaggi di livello.

Senza risposta, nonostante le diverse sollecitazioni ricevute dall’organo di controllo, è rimasta anche la vicenda della fuoriuscita del Comune di Montemiletto dalla compagine societaria dell’Acs, che ha preferito affidare la gestione del servizio idrico alla municipalizzata Mose, scavalcando le competenze dell’Ato, che in merito alla vicenda ha già aperto un fascicolo ed ha investito la autorità nazionale delle acque. Ma a preoccupare l’esponente democratico sarebbe soprattutto la situazione finanziaria dell’Alto Calore Servizi, ritenuta molto delicata. L’ente starebbe soffrendo una eccessiva esposizione con i fornitori, alcuni dei quali avrebbero avviato procedure di rientro dei crediti vantati nei confronti dell’Acs.

La situazione debitoria della società idrica, però, è tutt’altro che cosa nuova, ma risale alle precedenti gestioni tutte o quasi sotto il segno della Dc (e dei suoi alleati) e successivamente, del Partito Popolare, della Margherita ed infine del Pd, con una parentesi Udc. Gli uffici dell’Acs, intanto, starebbero predisponendo il nuovo bilancio, che secondo il consiglio di amministrazione dovrebbe contenere ulteriori tagli alle spese inutili.

Il 16 di aprile il documento contabile dovrebbe essere sottoposto all’esame dei sindaci per l’approvazione. Rimane comunque aperta la partita per l’affidamento in house della gestione del ciclo integrato delle acque in Irpinia, che spetterà all’Ato definire, dopo la redazione del nuovo Piano d’ambito.

 

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