AVELLINO – “Immagino una città dove la casa non sia più un problema per nessuno, dove l’abusivismo finisca e i furbi lascino il posto a chi ne ha diritto. Ci sono diverse questioni che andrebbero affrontate ad iniziare dalla manutenzione e dalla sistemazione degli alloggi comunali che in molti casi passerà anche attraverso l’intercettazione di fondi europei che dal 2014 potranno essere gestiti direttamente dai Comuni”: così afferma Palo Foti, candidato sindaco del centrosinistra, intervenendo sulle tematiche legate alla questione casa ed al fenomeno dell’abusivismo.
“Altra questione su cui bisognerà intervenire – sostiene ancora Foti – dovrà essere l’eliminazione del fenomeno dell’abusivismo e del clientelismo perché la casa va a chi ne ha diritto. L’abusivo, a sua volta, è spesso una persona che non ha un tetto sotto il quale stare e a cui bisognerà provvedere pensando, per esempio, a un numero limitato di alloggi da destinare a questi ed altri casi di emergenza. In tal senso bisognerà fissare un regolamento per queste emergenze improvvise e per tutti coloro che pur non rientrando nelle graduatorie hanno comunque diritto a una casa. Occorrerà inoltre stringere un patto tra l’amministrazione e gli assegnatari degli alloggi comunali: i residenti dovranno pagare nei tempi previsti il cosiddetto “canone sociale” che gli consente di vivere nell’abitazione, il Comune da parte sua provvederà in modo più puntuale e attento alla manutenzione e alla sicurezza degli alloggi. Il diritto alla casa non può essere più un optional, ma deve diventare una priorità su cui impegnarsi seriamente. Penso alle giovani coppie che spesso hanno difficoltà a trovare una sistemazione che possa soddisfare le esigenze di una famiglia. L’amministrazione che ho in mente porrà il problema della casa tra le priorità da affrontare, attivando un monitoraggio e un ascolto costante delle proposte che verranno da cittadini ed associazioni di categoria, che la mia amministrazione sarà lieta di vagliare”.
Aggiornamento del 18 maggio 2013, ore 12.05 – Circoscrizioni - "La fine delle circoscrizioni, che per la città di Avellino hanno nell’ultimo ventennio costituito un insostituibile e prezioso presidio di democrazia, di autonomia amministrativa, di coesione sociale e di formazione di classe dirigente, ha lasciato un vuoto grave e oggettivo, che va assolutamente colmato. Infatti, la particolare configurazione urbanistica della città e la sua stratificazione storica fanno sì che Avellino sia oggi essenzialmente una città di quartieri. Ad almeno parziale compensazione della fine delle circoscrizioni andranno quindi elaborate nuove forme di aggregazione, tipo “comitati di quartiere”, che recuperino il meglio dell’esperienza dell’autonomia propositiva e gestionale delle stesse circoscrizioni, individuando forme innovative di partecipazione popolare alle decisioni dell’amministrazione comunale. Andranno quindi ricostituiti ed istituzionalizzati, con la delega di funzioni amministrative localizzate e la formalizzazione degli incarichi interni – quanto mai semplificati – attraverso regolari consultazioni elettorali. Accanto agli interventi di riqualificazione delle aree periferiche, in prevalenza costituite da edilizia residenziale di carattere pubblico, è necessario procedere all’introduzione di funzioni di servizio nelle aree attualmente destinate solo alla residenza, in modo tale da favorire una conservazione attiva dei quartieri, la riduzione dei fenomeni di emarginazione sociale, la creazione di una società più armonica in cui la differenziazione delle varie fasce sociali sia capace di creare trend dinamici e positivi".
Aggiornamento del 18 maggio 2013, ore 19.12 - Sarò il sindaco di tutti gli avellinesi, sarò il sindaco del fare - “Quello che ci attende sarà un compito difficilissimo. Solidarietà e coesione sociale sono i due valori che dovremo rimettere in moto per far ripartire questa città”: così ha esordito Paolo Foti, candidato sindaco del centrosinistra, nel prendere la parola alla manifestazione organizzata dal Pd al Viva hotel, presenti i rappresentanti provinciali del partito, l’ex senatore Enzo De Luca, l’ex presidente del Senato Nicola Mancino e l’on. Giuseppe Fioroni.
“Dobbiamo valorizzare le nostre intelligenze – ha detto Foti – ma andare anche oltre: dobbiamo far tornare i nostri giovani ad Avellino. Certo dovremo dare attenzione alle fasce deboli e agli anziani. Questa città non ha più bisogno di infrastrutture, servono nuovi servizi per i cittadini. Le politiche sociali saranno al centro dell’amministrazione che ho in mente”.
Rispondendo poi al segretario provinciale Pd Caterina Lengua che si è scagliata contro la Regione per aver tagliato i finanziamenti al Centro di ricerca “Guido Dorso” Paolo Foti dice: “Con la Regione mi porrò in una condizione di dialogo costante non di scontro, che non ci porterebbe da nessuna parte. E a proposito dei tagli regionali al nostro Centro di ricerca, io chiedo al presidente Mancino di combattere assieme a noi questa battaglia, anzi io proporrò che Mancino diventi il futuro presidente del Guido Dorso”. Infine Foti risponde alle critiche ricevute in settimana sul suo progetto urbanistico per la città: “il Puc questa città ce l’ha, non ci sono motivi per pensare di favorire interessi forti o di costruire nuove opere. La città ha bisogno di riqualificazione. Da trent’anni sono un sostenitore dell’edilizia sostenibile. Questo lo dico – conclude Foti – per rispondere a chi mi ha accusato di essere espressione di interessi particolari. Sarò il sindaco degli avellinesi, sarò il sindaco del fare”. A presentare Foti è stato l’ex assessore alla Mobilità Livio Petitto, candidato al Consiglio comunale: “Finalmente ad Avellino avremo un sindaco che si occuperà solo della città, che non avrà altre ambizioni politiche personali. Lavoreremo solo per Avellino”.