AVELLINO – Si va ridefinendo, anche qui in Irpinia, il posizionamento delle varie “anime” presenti all’interno dei principali schieramenti politici, centro, centrosinistra e centrodestra, in vista sia delle ripresa politica autunnale sia, come nel caso del Partito democratico, della prossima stagione congressuale. C’è, peraltro, chi già lavora anche alle strategie da portare avanti e, soprattutto, agli organigramma che dovranno venir fuori per scegliere uomini e donne candidati alle prossime elezioni europee e regionali.
Centro – Vasta eco ha avuto, non solo a livello locale, la convention organizzata dall’Udc cui ha preso parte il gotha dello schieramento centrista oggi esistente in Italia e di cui abbiamo riferito in altra pagina. L’Irpinia, come è noto, è risultata per l’Udc di Casini il bacino elettorale con la percentuale più alta d’Italia e questo spiega l’omaggio che l’ex presidente della Camera viene di tanto in tanto a rendere al Colle irpino (un “santuario” lo definì icasticamente Cossiga nella sua tortuosa traversata appenninica lungo i tornanti della vecchia nazionale delle Puglie). Di diverso significato la presenza dell’ex premier Monti che sta provando a dialogare con Casini, con l’imprimatur di De Mita senior, per verificare le condizioni, superando le divisioni e andando al di là delle appartenenze, di un percorso comune per Scelta civica e Udc con lo scopo di costruire un nuovo centro.
Centrosinistra – Tutto gira in questa fase intorno alla vicenda politica interna del Partito democratico dove si vanno delineando gli schieramenti in vista del congresso provinciale e di quello nazionale. Sul Pd chi ha le ide chiare è Ciriaco De Mita che, alla convention del de la Ville, l’ha bollato con uno sprezzante giudizio: “Non ha storia, non ha idee”. Non sono venute repliche dalla piazzetta di via Verdi dove si è svolta la Festa dell’Unità riproposta dal circolo Foa forse perché, come sarcasticamente ha fatto notare più d’un osservatore, tra i presenti c’era chi con De Mita ha avuto, e per certi sensi continua ad avere, sia pure oggi filtrato in filigrana, un rapporto preferenziale di confronto e di dialogo. Ricche di spunti propositivi e di inviti alla riflessione ed all’unità le analisi sia dell’ex ministro Barca che dell’ex governatore della Campania Bassolino. Quest’ultimo, parlando del Pd, ha detto chiaro e tondo che bisogna puntare su Renzi per dare un futuro al partito ed al Paese. Sulla stessa linea di Bassolino anche il sindaco di Avellino Foti (accreditato vicino alle posizioni del presidente del Consiglio Letta) che, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe pronto a dare il proprio assenso al progetto del sindaco di Firenze. Con lui numerosi altri sindaci della Campania tra cui Fausto Pepe di Benevento. Una fitta schiera di amministratori che si andrebbero ad aggiungere ai primi cittadini di Palermo, Leoluca Orlando, e di Catania, Enzo Bianco.
Centrodestra – Una fase di calma apparente quella che sta vivendo in questi giorni il Pdl irpino dopo le recenti polemiche tra il coordinatore Sibilia ed i suoi oppositori, i D’Ercole e la consigliera Ruggiero in primis. Si è un po’ tutti in attesa di sapere come andrà a finire il caso-Berlusconi e, quindi, come andrà a finire l’Italia se si dovesse aprire una crisi di governo.
