AVELLINO – Due gli argomenti principali esaminati questa sera dal Consiglio comunale di Avellino, entrambi su richiesta dei gruppi di opposizione: l'informativa sul tunnel (prima firmataria Enza Ambrosone) e la questione degli uffici giudiziari (primo firmatario Dino Preziosi). Sul tunnel (ma finalmente un po' tutti gli intervenuti hanno riconosciuto che in realtà si tratta di un sottopasso per accedere ai parcheggi interrati di Piazza Libertà) ha relazionato l'assessore Caterina Barra, che, con grande onestà intellettuale, ha dichiarato di essersi posta il quesito se fosse più conveniente continuare i lavori o rinunciare definitivamente alla realizzazione dell'opera, concludendo che per il Comune sarebbe stato meno oneroso tentare di portare a termine l'opera. La complessità della questione impone, però, un supplemento di analisi e di valutazione, prima di decidere il tipo di variante da proporre per poter continuare i lavori. Il dibattito consiliare è, però, servito se non altro a ripercorrere un po' la storia del tunnel, che ha avuto per protagonisti nel corso degli anni alcuni degli attuali consiglieri, dalla stessa Ambrosone che, da capogruppo della Margherita, minacciò la crisi amministrativa se non fosse passato il progetto del sottopasso, a Giancarlo Giordano, allora nei Ds, che sulla questione votò contro in giunta e poi si dimise da assessore.
Più rapida la discussione sulla questione degli uffici giudiziari. Il consigliere di opposizione Dino Preziosi, che l'aveva proposta, ha riconosciuto che il sindaco Foti ha accolto la sua proposta di mettere a disposizione del tribunale la sede dell'ex distretto militare. Il consiglio comunale ha anche manifestato l'intenzione, una volta riavuta la disponibilità di Palazzo De Peruta, di riportarvi la sede di "rappresentanza" del Comune.
Da sottolineare, infine, il breve intervento del sindaco sull'efferato delitto di via delle Oblate che ha avuto per vittima una commerciante storica di via Nappi, alla quale l'assise municipale ha dedicato un minuto di raccoglimento. Il sindaco ha preannunciato alcune misure immediate che vanno dal potenziamento dell'illuminazione pubblica ad una maggiore presenza dei vigili. Ma soprattutto il primo cittadino ha sottolineato che occorre recuperare il senso della comunità e della coesione sociale e la convinta collaborazione di tutti se si vuole restituire la città all'antica dimensione di vivibilità. Proprio sulla questione sicurezza domani mattina, alle 11.00, è convocato in prefettura su sollecitazione del sindaco Foti il comitato per l’ordine e la sicurezza.