AVELLINO – “Sicuramente nel futuro di quelli che voteranno me non ci saranno i concorsi truccati, non ci saranno gli appalti truccati, non ci sarà la mancanza delle pubblicazioni, cioè atti che sono la precondizione per amministrare, sono state nascoste addirittura le delibere ad Avellino: insomma cose mai viste nella storia di Avellino”: così questa mattina Antonio Gengaro, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra, alla presentazione, presso la sala blu dell’ex carcere borbonico, della lista del Partito democratico presenti tutti i candidati. Ad introdurre i lavori il segratrio provinciale Nello Pizza.
“Io parlo della città dei parchi, della città dell’innovazione, della città green che punta sulle energie rinnovabili, che punta sull’idrogeno - ha detto ancora Gengaro - dal punto di vista programmatico credo di aver raccolto il meglio delle istanze della società avellinese. Mi sto confrontando con le categorie, mi confronterò con i sindacati, con l’associazione dei costruttori, mi sono confrontato con Confindustria. Insomma, dobbiamo mettere insieme una filiera, una rete che guardi al futuro. Io cercherò di coniugare, come hanno fatto i miei maestri in passato, una forte carica utopica con un sano pragmatismo, dobbiamo risolvere delle questioni lasciate inevase dalle amministrazioni precedenti, penso alla piscina comunale chiusa, ad un appalto che non si è mai riuscito a fare per la Dogana, a tutta la rete degli edifici recuperati con il progetto integrato Città di Avellino che non hanno un futuro, il Centro congressi del teatro chiuso, i lavori al castello bloccati. Ma di che parlano quelli che hanno amministrato prima di noi?”.
E ancora: “Noi abbiamo una memoria dentro di noi, ma guardiamo al futuro, guardiamo avanti, guardiamo alle nuove generazioni, ai servizi sociali da rilanciare, alla cultura che diventa un asse fondamentale, alla rete da creare tra il Gesualdo, l’ex Eliseo, il Conservatorio: devono essere luoghi vivi dove s’insegnano i mestieri del teatro, i mestieri del cinema, il Conservatorio al servizio della città. E poi la politica, nella sua accezione del termine che è quella che io interpreto, significa polis, città: ecco, la politica si occupa dei bisogni della città. Io farò questo”.