AVELLINO – Il capoluogo irpino resta penalizzato: anche la soppressione del passaggio a livello di Atripalda è ancora da finanziare. La mia interrogazione sulla proposta di accordo quadro tra Regione Campania e Ferrovie dello Stato - dichiara Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del M5S - smaschera una serie di bugie venute fuori in questi giorni sul collegamento ferroviario da Avellino a Napoli. La risposta al direttore generale Mobilità, l'Acamir (l'Agenzia campana della mobilità, infrastrutture e reti), ha chiarito che il nuovo accordo, relativo al quinquennio 2023-2027, conferma che non sono in previsione collegamenti diretti con il capoluogo campano dalla stazione di Avellino. L'accordo 2023-2027 prevede un incremento del 33% delle corse rispetto al precedente accordo quadro stipulato nel 2016, ma solo sulla tratta Benevento-Avellino.
Circa invece i servizi relativi alla tratta Mercato San Severino-Salerno e viceversa il nuovo accordo quadro prevede una diminuzione dei treni pari al 33%, ma prospetta "una costanza di collegamenti", nel valore treni km/anno rispetto al 2016, calcolato sempre e soltanto sulla tratta Avellino-Benevento-Salerno.
Nella risposta si fa riferimento anche alle variazione di offerta del trasporto pubblico locale. Nel tratto Salerno-Avellino-Benevento si punta al recupero dei tempi di percorrenza fino a 5 minuti e in più si scopre che la soppressione del passaggio a livello di Atripalda, sbandierato come un grande intervento risolutivo da assessori e consiglieri di maggioranza, è ancora da finanziare.
In sostanza per una spesa di 160 milioni per elettrificare le tratte Avellino-Benevento-Sarno e 69 milioni per l'elettrificazione Salerno-Mercato San Severino-Codola-Sarno-Avellino, si guadagneranno cinque minuti di orologio sulla percorrenza. Intanto, nel periodo dei lavori molte tratte non sono percorribili e dalle informazioni ricevute non è dato sapere quali siano i tempi di completamento delle opere.
In sostanza rimane inevasa la mia domanda: lo schema di accordo quadro, non garantendo l'accesso equo e non discriminatorio dei pendolari avellinesi e delle aree geograficamente e economicamente svantaggiate al trasporto su ferro per Napoli, potrà essere autorizzato dall'autorità di regolazione dei trasporti?