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    18/09/2024

Gabrieli: «Do fastidio a chi pensa di realizzare il sacco di Avellino»

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Leonida GabrieliAVELLINO – Botta e risposta, a colpi di comunicati, tra il coordinamento per le primarie del centrosinistra e l’avvocato Leonida Gabrieli. Dopo la ufficializzazione, attraverso un comunicato delle 19.08, dell’esclusione di Gabrieli dalla primarie per la questione legata alla incompatibilità con la carica rivestita dal fratello Amedeo al vertice dell’Acs, la municipalizzata che gestisce i servizi del Comune di Avellino, pronta, sette minuti dopo, la durissima replica di Gabrieli che non accetta sul piano giuridico e su quello politico la motivazione della incompatibilità e parla di “estorsione”.

“Sono pericoloso – scrive Gabrieli – perché libero da ogni condizionamento e, per questo, vengo estromesso dalle primarie. Non difendo poteri forti, non sono manovrato o manovrabile da nessuno. E quindi do fastidio a chi pensa di realizzare il “sacco di Avellino”. Non esiste alcuna incompatibilità sia giuridica sia perché è stato detto, scritto e sbandierato ai quattro venti che mio fratello si dimetterebbe lo stesso giorno in cui io dovessi essere proclamato sindaco di Avellino e non avrebbe più alcun rapporto con l’amministrazione e il governo della città. Questo chiaramente rinunciando volontariamente ad un incarico in scadenza nel 2015, senza che nessuna legge, ripeto nessuna legge, obblighi a farlo. Ma noi siamo persone serie, chi conosce la nostra famiglia può confermarlo, e quindi siamo pronti a sgombrare il campo da ogni possibile equivoco, anche a danno della nostra professione e carriera. Subiamo, invece, una velata estorsione. Ci viene detto che nemmeno le dimissioni di mio fratello il giorno stesso della mia eventuale elezione bastano. Che questo impegno formale, che abbiamo chiaramente già consegnato per iscritto alla segretaria Lengua, non è sufficiente. Si approva un regolamento in violazione di ogni procedura interna al partito, senza convocare la direzione provinciale, in palese ed elementare contrasto con lo statuto nazionale del Pd. Insomma, sono saltate tutte le regole. Allora mi si dica apertamente che non mi vogliono, che non posso candidarmi perché non rispondo a nessun progetto già scritto, a nessun patto già siglato, a nessun accordo di misero potere già in essere. Almeno sarà stata fatta chiarezza”.

Questo il commento dell’avvocato Gabrieli che ha già preannunciato di voler presentare ricorso sia in sede politica ai massimi organi nazionali del Partito democratico sia in quella giuridica. Dunque, a contendersi la candidatura per la carica di sindaco nello schieramento di centrosinistra saranno in sette, vale a dire Nadia Arace, Antonio Felice Caputo, Guido D’Avanzo, Paolo Foti, Antonio Gengaro, Pasquale Porcile e Fernando Romano. Domenica prossima, alle 10.00, presso la sede del coordinamento di via Tagliamento, avrà luogo il sorteggio del numero d’ordine da assegnare ad ogni candidato.

 

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