AVELLINO – La riproposizione dell’alleanza Pdl-Udc alle elezioni amministrative del Comune di Avellino appare ormai certa. Ma l’obiettivo del coordinatore dei berlusconiani irpini, il senatore Cosimo Sibilia, è aggregare il più ampio numero di partiti e formazioni civiche disponibili. Una indicazione condivisa anche dallo scudo crociato. Il faccia a faccia che si è tenuto oggi tra Sibilia e Ciriaco De Mita è, quindi, servito a definire la strategia complessiva del progetto.
Non sarà della partita, invece, “Scelta Civica per Monti”, guidata dal neodeputato Angelo D’Agostino, che intende presentarsi autonomamente alla scadenza del 26 e 27 maggio, anche se con più liste. Una decisione che ha determinato, assieme alla difficoltà a trovare un ruolo nel partito, lo strappo dell’ex sindaco del capoluogo, Giuseppe Galasso, che oggi si propone come uno dei più appetibili alleati della nuova coalizione di centrodestra.
Lo schieramento vedrà sicuramente la presenza di “Fratelli d’Italia”, la nuova formazione nata da una costola del Pdl, rappresentata ad Avellino dall’ex responsabile della Destra di Storace, Arturo Meo. Quest’ultimo ha partecipato alla riunione che nel pomeriggio di oggi ha messo attorno allo stesso tavolo pure Maurizio Petracca e Cosimo Sibilia, per iniziare a stabilire i paletti della coalizione. Il confronto è servito a definire le priorità della bozza programmatica che conterrà un capitolo sulle scelte urbanistiche ed un altro sulle soluzioni utili a convogliare nuovi filoni di finanziamento a Piazza del Popolo.
Le ultime mosse del centrodestra, però, raffreddano il rapporto con l’aggregazione messa in piedi dall’ex capogruppo consiliare del Pdl, Giovanni D’Ercole, che ha ribadito di non essere disponibile a correre nello stesso fronte di Galasso. La presenza dell’ex primo cittadino, in effetti, crea più di una contraddizione ed imbarazzo nel centrodestra, considerato il clima teso che si è registrato negli ultimi nove anni tra la maggioranza e l’opposizione al Comune di Avellino.
