AVELLINO – Vuole «promettere solo cose concrete» agli elettori per «essere in grado di realizzarle». Così Sergio Trezza candidato sindaco del «Movimento civico per Avellino» si è presentato alla città con un incontro presso la sede del comitato elettorale, in via Moccia ad Avellino. L’ex assessore alle Politiche sociali della giunta Galasso sa che «le risorse, per mantenere impegni che molti prendono durante la campagna elettorale, non ci sono», quindi ha scelto di «stare con i giovani e al fianco dei meno abbienti».
Lui che è nato nel centro storico ed è cresciuto a rione Mazzini, uno dei quartieri popolari più disagiati della città, considera Avellino un Comune, secondo Trezza, «dalle grandissime capacità, rimaste per lungo tempo inespresse, a causa di gestioni amministrative catastrofiche». Una città, «straordinaria, che però va riordinata». Infatti, «chi la governerà, nel primo anno di gestione sarà chiamato a fare gli straordinari». Trezza sarebbe onorato di sostenerli lui, gli straordinari, e chiede la fiducia della città affidandosi a tre priorità: «Famiglia, giovani e commercio», che sono i punti cardine del programma del «Movimento civico per Avellino».
Con lui una squadra di 32 candidati, per lo più giovanissimi alla prima esperienza in politica, solo Loris Gliatta e Gianluca Gaeta, seppur giovani, sono vecchie conoscenze del civico consesso, e tantissime donne: quella di Trezza, infatti, è la compagine che ne annovera di più (18).