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    09/12/2023

Nuove norme contro il riciclaggio: avviare i negoziati con i governi Ue

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Politica12_pe.jpgSTRASBURGO – Il Pe ha approvato mercoledì i mandati negoziali su due proposte di riforma delle politiche dell'Ue sull'antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (Aml/Cft). La prima sessione dei negoziati con i rappresentanti dei ministri dell'Ue si terrà all'inizio di maggio.

Le due normative prevedono nuovi obblighi per le imprese, compresi quelli di “diligenza dovuta” (due diligence in inglese) e di verifica dell'identità dei clienti, delle loro proprietà e di chi li controlla, e attribuiscono alle persone con un interesse legittimo (come giornalisti, organizzazioni della società civile e istituti di istruzione superiore) l'accesso ai registri sulla proprietà effettiva. Inoltre, tra le altre disposizioni, il pacchetto prevede la creazione di un'Autorità europea antiriciclaggio (Amla) con poteri di vigilanza e di indagine.

Le proposte di mandati negoziali sono state annunciate il 17 aprile in apertura della sessione plenaria. Poiché non sono state sollevate obiezioni da parte dei deputati all'avvio dei negoziati con il Consiglio, entrambi i tesi sono considerati adottati (ex articolo 71 del regolamento) e i negoziati sulla forma finale della legislazione possono iniziare. Il Consiglio ha definito la propria posizione negoziale nel dicembre 2022.

Aggiornamento del 18 aprile 2023, ore 11.56 - Asilo e migrazione: giovedì la votazione sulle proposte di riforma - Giovedì, il Parlamento deciderà se iniziare i negoziati con i Paesi Ue sulle proposte di legge intorno alla gestione dell'asilo e della migrazione e lo status di residente a lungo termine.

Lunedì, in apertura di sessione, sono state annunciati i mandati preparati dalla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) per avviare i negoziati con il Consiglio sulla forma finale di ciascun testo legislativo, come stabilito dal regolamento del Parlamento europeo.

Mercoledì, è stato annunciato che un gruppo di deputati ha contestato tali testi, e di conseguenza giovedì si terranno le votazioni in plenaria per confermare o meno l'avvio dei negoziati, sulla base dei mandati Libe, su queste proposte di legge:

Situazioni di crisi e forza maggiore, relatore Juan Fernando López Aguilar (S&D, ES)

Accertamenti nei confronti di cittadini di Paesi terzi alle frontiere esterne ed Ecris-Tcn, relatrice Birgit Sippel (S&D, DE)

Gestione dell'asilo e della migrazione, relatore Tomas Tobé (Ppe, Se)

Status dei cittadini di Paesi terzi che sono soggiornanti di lungo periodo, relatore Damian Boeselager (Verdi/Ale, De)

Contesto

A marzo, la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni ha approvato le posizioni negoziali su diverse proposte di legge, in particolare sulle nuove procedure di accertamenti alle frontiere, di gestione dell'asilo e della migrazione, la risposta alle crisi, e i residenti di lungo periodo.

Se la decisione della commissione Libe di avviare negoziati su una delle proposte verrà respinta dalla plenaria giovedì, la proposta sarà aggiunta all'ordine del giorno della sessione plenaria dell'8-11 maggio, quando si terranno il dibattito e la votazione degli emendamenti.

Se i deputati confermeranno invece le decisioni della commissione Libe, potranno avviare immediatamente i negoziati con il Consiglio sulle proposte per i quali i Paesi Ue hanno già concordato la propria posizione, in particolare le procedure di accertamenti.

Il Parlamento e le presidenze di turno del Consiglio si sono impegnati a collaborare per adottare la riforma delle norme Ue su migrazione e asilo prima delle elezioni Ue del 2024.

Conferenza stampa sulla migrazione legale

Oggi alle 11.00, Javier Moreno Sánchez (S&D, ES), relatore sulla direttiva sul permesso unico, e Damian Boeselager (Verdi/Ale, De), relatore per la direttiva sui soggiornanti di lungo periodo, terranno una conferenza stampa congiunta a Strasburgo.

Aggiornamento del 19 aprile 2023, ore 12.22 – Rete di trasporto transeuropea Ten-T: deputati pronti ai negoziati con il Consiglio Mercoledì, il Parlamento ha confermato (senza votazione, ex articolo 71 del regolamento) la sua posizione negoziale sulla revisione delle norme della rete transeuropea di trasporto (i corridoi Ten-T).

Si tratta del piano dell'Ue per la costruzione di una rete di ferrovie, strade, vie navigabili interne e rotte marittime a corto raggio attraverso porti e terminali in tutta l'Unione europea. Gli attuali progetti Ten-T vanno dalla rete Baltica, che collega Helsinki e Varsavia, al tunnel del Brennero, che collega l'Italia all’Austria, o alla linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid.

I deputati ribadiscono la necessità di completare i principali progetti di infrastrutture di trasporto entro la fine del 2030 sulla rete centrale Ten-T ed entro la fine del 2050 sulla rete completa, concentrandosi in particolare sull'eliminazione delle strozzature e dei collegamenti mancanti e su una maggiore responsabilizzazione degli 11 coordinatori europei. In caso di ritardo significativo, i deputati suggeriscono alla Commissione di avviare immediatamente una procedura di infrazione e di ridurre o interrompere i finanziamenti.

Il Parlamento europeo chiede inoltre standard tecnici e operativi unificati per ogni modalità di trasporto e sottolinea che il trasporto intermodale dovrebbe avvenire principalmente su rotaia, vie navigabili interne o navigazione a corto raggio, mentre eventuali tratte iniziali e/o finali possono essere effettuate su strada. Secondo il testo, ciò dovrebbe tradursi in ferrovie completamente elettrificate per la rete centrale Ten-T, con treni passeggeri da almeno 160 km/h e treni merci da 100 km/h, capaci di attraversare i confini interni dell'Ue in meno di 15 minuti entro la fine del 2030.

In seguito alla guerra della Russia contro l'Ucraina, i deputati sostengono infine uno stop ai progetti di infrastrutture di trasporto con la Russia e la Bielorussia e il rafforzamento della partnership con l'Ucraina e la Moldavia.

Prossime tappe

In seguito all'approvazione della plenaria, i negoziati con il Consiglio sulla forma finale della legislazione possono iniziare immediatamente. L'inizio del primo ciclo di negoziati è previsto per il 24 aprile.

 

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