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    18/01/2025

Autonomia differenziata, il Consiglio regionale chiede il referendum abrogativo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Politica5_consiglio_regio.jpgNAPOLI – “Oggi sono davvero orgoglioso di essere un consigliere regionale della Campania, di essere un cittadino campano. Con il voto espresso oggi in aula, infatti, la Campania si mette alla testa di un movimento istituzionale ma anche di popolo che vuole contrastare la riforma sull’Autonomia differenziata varata da questo governo nazionale a trazione settentrionale”.  Lo dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Maurizio Petracca.

“Abbiamo approvato – spiega Petracca – registrando l’unità del campo progressista nella sua versione più ampia possibile, una deliberazione con la quale chiediamo l’indizione del referendum abrogativo di questa legge spacca Italia. Nelle prossime ore saranno altri quattro Consigli regionali ad approvare lo stesso testo che pochi minuti fa è stato licenziato dalla nostra Aula. È un risultato importantissimo perché attiveremo così uno strumento, uno degli unici a nostra disposizione, per contrastare questo provvedimento così iniquo che di fatto mette a rischio il principio di unità nazionale, principio sancito a livello costituzionale. E lo fa picconando la tutela della salute, le politiche sui trasporti, sull’istruzione e la cultura, solo per citare i principali temi in oggetto. Ecco perché è davvero avvilente che, anche nella nostra aula, i colleghi del centrodestra hanno deciso di non sottoscrivere questo provvedimento. E hanno, perciò, votato contro. Ci sono questioni per le quali gli interessi generali valgono di più delle appartenenze partitiche. Da loro ci saremmo aspettati un’adesione convinta al di là di qualche balbettio legato ad una strumentale disciplina di partito. Con il loro voto contrario oggi si sono messi contro i nostri territori, le nostre comunità, in particolare quelle delle aree interne, ancor più svantaggiate e a rischio spopolamento. È giusto che i cittadini lo sappiano”.

“Non siamo contrari all’autonomia differenziata per pregiudizio – conclude il consigliere regionale - Siamo contrari a questa autonomia differenziata pensata da un governo nazionale che in quasi due anni ha dimostrato nei fatti di non avere a cuore la crescita del Mezzogiorno d’Italia, con una visione miope ed orientata esclusivamente a ragioni di convenienza politica. Il provvedimento in questione può fortemente condizionare il futuro del nostro Paese, dei nostri figli, delle nuove generazioni. Ecco perché è giusto che siano i cittadini ad esprimersi in merito ed è per questo che vogliamo un referendum perché la sovranità popolare è l’unica ad avere titoli per determinare il proprio destino. Oggi l’Aula del Consiglio Regionale della Campania ha scritto una bella pagina di democrazia. Sono orgoglioso di aver dato il mio contributo”.

Aggiornamento del 9 luglio 2024, ore 18.57 – "In assenza di adeguate fonti di finanziamento che siano in grado di assicurare i livelli essenziali di prestazione, l'autonomia differenziata approvata dal Parlamento rischia di aumentare il divario che separa il Sud dal Nord del Paese. Una condizione che non possiamo accettare e contro la quale ieri il Consiglio regionale della Campania - primo in Italia - ha chiesto un referendum abrogativo per evitare danni irreparabili, specie per le nostre aree interne." Così in una nota il consigliere regionale di Italia Viva e presidente della commissione Sanità della Campania, Enzo Alaia.

"Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale - osserva Alaia - comprende che limitarsi a determinare i Lep non risolve le criticità della riforma Calderoli che abbiamo messo in evidenza durante la seduta del Consiglio regionale di ieri. Senza le risorse necessarie, i livelli essenziali delle prestazioni non potranno essere assicurati ai cittadini se non sulla carta. Ci troveremmo, in buona sostanza, dinanzi ad una colossale presa in giro ai danni dei cittadini che chiedono una sanità efficiente e servizi erogati a distanze adeguate".

"A pagare i costi di questa autonomia differenziata - prosegue Alaia - saranno in particolare le aree interne dove la mancata erogazione delle risorse, a cui la Campania aveva e ha diritto, ha provocato un inevitabile impoverimento dei servizi sanitari, nonostante gli sforzi che la Regione ha messo in atto negli ultimi anni. Infatti, rispetto al resto del Paese, in Campania abbiamo meno medici, meno infermieri, con tutte le conseguenze che questa condizione comporta".

"L'auspicio - chiude Alaia - è che i cittadini possano esprimersi per dire no a questa finta autonomia e che il legislatore nazionale metta mano ad una riforma che consenta davvero alle Regioni di essere messe tutto sullo stesso piano e di assicurare servizi sanitari efficienti e costanti, in particolare alle fasce più deboli della popolazione”.

 

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