AVELLINO – “Il Governo non può pensare di escludere la Campania dai provvedimenti per il pagamento delle imprese creditrici. Siamo di fronte ad un paradosso, a cui bisogna porre rimedio. In tal modo si finisce di affossare un’economia già debole come quella dell’Irpinia e del resto della regione. È una decisione inammissibile, un atto di discriminazione. Siamo pronti a supportare qualsiasi iniziativa pur di far rientrare la Campania nei provvedimenti del governo centrale, così da consentire alle imprese della nostra terra che vantano crediti dalla Pubblica Amministrazione di non essere tagliate fuori”.
Questa la dura dichiarazione del presidente della Provincia, Cosimo Sibilia. Il quale si è unito al coro di proteste che si è levato contro il provvedimento del governo Monti che escluderebbe dallo sblocco dei crediti vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione le imprese di quelle regioni (e tra queste c’è la Campania) sottoposte al piano di rientro dal deficit perché hanno i conti in rosso.
E che colpa ne hanno le imprese che avanzano i soldi dalla pubblica amministrazione, si chiedono in molti. Gli uffici legali sono già al lavoro per impugnare il provvedimento dinanzi alla Corte Costituzionale, in quanto sembra palese la discriminazione tra imprese appartenenti a regioni diverse. Anche il governatore Caldoro attende di conoscere il testo definitivo dei provvedimenti adottati dal governo per porre in essere ogni azione valida a tutela delle imprese campane.