AVELLINO – È stata presentata ieri nella sede del partito la conferenza programmatica e organizzativa di Sinistra Ecologia e Libertà, che si terrà ad Avellino a partire dalla prossima settimana e fino alla terza settimana del mese di giugno. Sono stati i coordinatori cittadino e provinciale, Giuseppe Carillo e Giancarlo Giordano (nella foto di Carmine Bellabona), ad esporre le linee programmatiche del partito di Vendola. «La conferenza è la naturale conclusione del percorso intrapreso insieme a tutti i circoli della provincia - ha spiegato Giancarlo Giordano. Sarà un momento di sintesi delle realtà territoriali e occasione per analizzare le proposte da mettere in campo in vista della prossima tornata elettorale».
Confronto e partecipazione come capi saldi per far ripartire la discussione politica di fronte alle crescenti esigenze della popolazione della provincia: «Non soltanto un lavoro burocratico – ha precisato il coordinatore provinciale di Sel – ma una sana provocazione per instaurare una discussione sull’Irpinia, analizzando le questioni che il particolare momento storico e la preoccupante crisi economica e sociale ci impongono di affrontare».
Dalla provincia alla città l’attenzione dei vertici irpini di Sel resta alta. «La città di Avellino – ha avvertito Carillo – soffocata com’è da un dilagante qualunquismo e strozzata da logiche clientelari non è più in grado di sopravvivere. Avellino è in mano a un’amministrazione che si è dimostrata incapace di gestirla, perché cerca solo di far leva sul potere per scopi meramente personalistici».
Più in generale, il sistema economico della nostra provincia è condizionato dai giochi politici di pochi a scapito dei cittadini: «Sul piano del merito – ha detto Giordano – bisogna superare la condizione di un sistema produttivo dipendente dalla politica e costruirne uno fondato sulla ricerca e l’innovazione. Il tutto sul triste sfondo di una crisi che sta investendo tutti i lavoratori e rispetto alla quale la politica deve aprire un confronto».
In città, secondo Carillo, la situazione economica e sociale ha raggiunto una dimensione allarmante, «che ha prodotto l’indifferenza della popolazione rispetto alle questioni politiche dirottandola verso proposte populiste, come quella di Grillo». La lista delle questioni irrisolte in città è interminabile: dalle opere pubbliche incomplete a quelle concluse e inutilizzate, dall’allarme ambientale all’emergenza sociale. Quest’ultima, ha sottolineato il coordinatore cittadino di Sel, «è l’emblema dell’inefficienza dell’attuale amministrazione, che non è stata in grado di tutelare la fasce più deboli della popolazione. Tutto ciò è il risultato di una fallimentare azione amministrativa. Il cambiamento è possibile solo attraverso la politica».
Un occhio anche alla probabile tornata elettorale per le amministrative nella città capoluogo: in merito i vertici di Sel hanno già le idee chiare: «Mai con l’Udc - affermano - mentre bisogna riaprire una discussione per la costruzione di un nuovo centro sinistra. Noi guardiamo al Partito democratico, ma esso prima di rivolgersi a noi deve smarcarsi dai recenti patti col partito di Ciriaco De Mita». E una volta definito l’assetto bisognerà pensare a un nuovo modello per la gestione amministrativa: «Partendo dai tanti problemi economici, sociali e urbanistici che preoccupano il territorio – ha sostenuto Carillo. L’attuale modello economico è stato fallimentare ora c’è l’esigenza di un nuovo protagonismo dal basso. I tavoli tecnici di Provincia e Regione, il cosiddetto Patto per lo Sviluppo o i fantomatici Patti territoriali, hanno prodotto e continueranno a produrre solo promesse. La gente – ha concluso Carillo – ora ha bisogno di fatti».