ARIANO IRPINO – Assegnati ad Ariano Irpino - in occasione della conferenza "La deontologia professionale e il giornalismo scientifico" - i riconoscimenti della prima edizione del Premio "Maria Antonia Gervasio" promosso dalla Fondazione Biogem e dall'Ordine dei giornalisti della Campania. Questi i vincitori e le motivazioni espresse dalla giuria:
Premi alla carriera: a Pietro Greco, per il suo contributo intellettuale giornalistico, all’affermazione di un’idea di scienza come fonte di opportunità e progresso per tutti; a Valerio Rossi Albertini, per aver saputo valorizzare il senso e il fascino dell’esperienza scientifica attraverso il mezzo televisivo con rigore e competenza.
Premio Miglior servizio sul tema “Cibo: alimentazione, salute e futuro” a Vito Tartamella, per il servizio “E liberaci dal cibo cattivo” , pubblicato su Focus, che analizza con profondità il rapporto tra regimi alimentari e universo valoriale e psicologico della persona. Un viaggio tra rischi e prospettive delle diete che apre la mente sfatando tabù e luoghi comuni.
Premio Under 30 a Roberta Sias, per il servizio “tumore al pancreas, casi in crescita in Italia” che esplora le possibilità di prevenzione e cura di una malattia per contrastare la quale anche Biogem è impegnata. L’articolo, pubblicato su Reporter Nuovo della scuola di giornalismo della Luiss, è un esempio di informazione scientifica equilibrata e ben documentata.
Tartamella e Sias saranno premiati il prossimo 10 settembre, nella giornata conclusiva del Meeting le 2ue Culture, l'annuale rassegna di Biogem che ha lo scopo di favorire il dialogo tra cultura scientifica e cultura umanistica.
Il presidente del Centro di ricerca, Ortensio Zecchino, ha anticipato alcuni ospiti di questa edizione. Attesi, tra gli altri, Kurt Wüthrich, premio Nobel per la chimica nel 2002. Il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha espresso l'auspicio di una collaborazione sempre più forte con Biogem. In sala, insieme al pubblico intervenuto, il padre di Maria Antonia Gervasio, la ragazza prematuramente scomparsa a cui è dedicato il premio che vuole promuovere, sul piano culturale, l'importanza della ricerca.