AVELLINO – La siccità in questo primo scorcio di primavera sta interessando significativamente tutta l'Italia. Basti pensare a quello che sta accadendo con il più grande fiume italiano, il Po. Ma anche al Sud la situazione desta qualche preoccupazione, nonostante le previsioni meteo di questa settimana che registrerebbero un discreto apporto di piogge. Qualche cifra nel puntuale bollettino emesso dall'Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) della Campania che fornisce i dati che testimoniano la diminuzione dei livelli idrometrici dei principali fiumi e invasi della Campania, su base settimanale.
Il fiume che preoccupa in più è il Sele, con una diminuzione del livello idrometrico che lungo il percorso, in alcuni punti, fa registrare una diminuzione di 1 centimetro sotto la media degli ultimi quattro anni. Un dato da tenere sotto osservazione considerando quanto sia importante il Sele per la fornitura idrica.
Preoccupante, nella zona della Baronia, la portata del fiume Ufita, che alla stazione di Melito Irpino fa registrare un significativo -14 (con un -2 centimetri) rispetto alla settimana scorsa.
Va leggermente meglio, nella nostra provincia, per i fiumi Sabato, alla stazione di rilevamento di Atripalda si coglie un incremento di 3 centimetri (con un + 1 rispetto alla settimana precedente), ancor meglio per il Calore irpino alla stazione di Ponte Valentino (+ 3 centimetri con un incremento di 1 centimetro rispetto a sette giorni fa).
Infine, eccoci alle note dolenti che riguardano il preziosissimo invaso di Conza della Campania, del fiume Ofanto, sotto osservazione dell'Eipli (Ente per l'irrigazione della Puglia Lucania e Irpinia): la misurazione dello scorso 9 marzo fa registrare, è vero, un + 1,2 milioni di metri cubi rispetto al 4 marzo, ma è la portata complessiva che ha avuto un calo rispetto al 2021. Con 44,8 milioni di metri cubi, infatti, vi è una diminuzione di 45mila metri cubi di acqua.
