AVELLINO – Sono partiti ma pochi se ne sono accorti. Parliamo dei saldi estivi 2022 che anche nella nostra città sono iniziati in questo avvio caldissimo di luglio. E sarà il grande caldo che sta interessando anche la nostra provincia, ma i primi giorni di promozioni commerciali non stanno dando il risultato sperato. La gente sta uscendo poco nelle ore più bollenti della giornata, quelle in cui i negozi sono aperti. Questo è uno dei motivi per cui non si può dire che i negozi siano frequentatissimi.
Ciò nonostante, le prime reazioni dei titolari di esercizi commerciali, soprattutto al centro città, non sono proprio di scoramento assoluto: “Contiamo in un incremento delle vendite nei prossimi giorni, anche con la diminuzione delle temperature che invoglierà le persone a scendere in strada nelle ore diurne”. Insomma, non tutto sarebbe perduto per la stagione dei saldi 2022, soprattutto se in raffronto con quella dello scorso anno.
C'è anche da dire, però, che almeno all'inizio non sono sembrate strabilianti le promozioni attuate. In molti negozi abbiamo notato cartelli con scritte “saldi del 20% e 30%”, che non sono proprio percentuali di sconto da capogiro, tali da invogliare all'acquisto “compulsivo”. E poi, nel confronto con Napoli e Salerno, la nostra città, tranne qualche negozio grandi firme, non sta proprio mettendo in vetrina le ultimissime novità nel campo della moda.
Speriamo che l'immediato futuro faccia registrare un'inversione di tendenza, anche se appare evidente che ormai da alcuni anni il commercio avellinese è in crisi. Parliamo soprattutto dei negozi “storici”, molti dei quali hanno dovuto cedere il passo per gli scarsi affari e gli elevati costi di gestione e locazione. In alcuni casi sono subentrati, soprattutto sul Corso e nelle principali strade della città, negozi di titolari napoletani con merce di scarsa qualità. Speriamo che il Comune voglia dedicare una seria politica al commercio cittadino, così come l'auspicio è che la nuova presidenza della Camera di Commercio possa fare una ricognizione e attuare misure di contrasto a quella che appare una crisi evidente.
