AVELLINO – Mangeremo e berremo come lo scorso anno nelle prossime festività natalizie? E quanto spenderemo per i pranzi e le cene di Natale e Capodanno? Come sempre, in questo periodo, fioccano le classifiche e le statistiche di tutti i tipi.
Quella del Codacons, il Comitato di difesa dei consumatori, ci informa oggi che la spesa alimentare in Italia salirà del 17,4%: colpa degli aumenti di molti generi di consumo che hanno subito forti rincari legati al conflitto franco-ucraino. Ma non solo, anche i brindisi costeranno di più, soprattutto in Toscana. In questo campo, della spesa per vini, spumanti e liquori, la nostra provincia si attesta al quarto posto in Italia come incremento percentuale dei costi. La provincia di Avellino, infatti, farà registrare un aumento del 9,8%, e segue a ruota Modena (+9,9%) mentre in testa alla graduatoria dei rincari ci sono Grosseto e Livorno (+10,2%). Stupisce che questo aumento si registri proprio in una terra dove ci sono vini di pregio come Taurasi, Aglianico, Greco di Tufo e Fiano e dove tante sono le aziende che si stanno attestando in posizioni alte dell'indice di gradimento delle cantine nazionali e internazionali.
La nostra Irpinia, invece, è fortunatamente fuori dalle posizioni di testa per quanto riguarda gli aumenti di generi alimentari segnalati dal Covid. Per curiosità, comunque, segnaliamo che il cenone più costoso si consumerà a Cosenza (+17,4%), seguita da Olbia (+16,6%) e Catania (+16,4%). Attenzione al costo dei ristoranti: chi sceglie di andare a mangiare fuori casa a Viterbo potrà spendere fino al 12,4% in più, mentre Cosenza si ferma ad un + 11% , seguita da Trento (+10,5%), Olbia (+10.3%) e Palermo (con il +10%). Comunque sia, il pranzo e le cene di Natale e Capodanno resteranno una delle abitudini a cui gli italiani non vorranno rinunciare, considerando anche la migliorata situazione del Covid che non inibisce le riunioni familiari e conviviali.
