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    03/07/2024

Nel carcere di Avellino 11 piccoli «detenuti» con le loro madri

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Cronaca_bellizzi2.jpgAVELLINO – È sempre stato uno degli istituti carcerari con un elevato numero di detenute madri. Ora è addirittura “record” di presenze. Parliamo del carcere di Avellino, dove esiste una sezione femminile che negli anni è stata portata anche ad esempio di convivenza che, seppur forzata, è svolta con il maggior tatto possibile. Tanto è vero che, all'indomani della forte polemica politica che s'è creata sull'argomento, si apprende che la Campania – proprio con il carcere di Bellizzi Irpino – è la regione italiana in cui c'è il maggior numero di bimbi “detenuti” insieme alle loro madri. Sono ben 11 piccoli, in compagnia di 9 madri, e sono tutti all'interno dell'Icam (Istituto a custodia attenuata) presso il carcere di Avellino: ci sono dunque detenute che hanno con loro, in cella, più d'un figlioletto o figlioletta. Magari cercano di fruire di spazi comuni per il gioco e l'alimentazione, ma non dimentichiamo che i figli di donne detenute – spesso dalla nascita – non hanno vissuto che in carcere.

Segue, in questa speciale “classifica”, la Lombardia con 7 donne ristrette a San Vittore, con altrettanti figlioletti. Nel complesso, in Italia, le donne sono la minoranza della popolazione carceraria. Da anni rappresentano, infatti,  il 4% del totale dei detenuti. In cifre sono 2.425 a fronte di 51.285 uomini (secondo i dati del 28 febbraio). Le madri in carcere sono circa 1.400 e sono quasi 4mila i loro figli, secondo le stime dell'associazione Antigone. Le straniere sono il 30,5% del totale: una percentuale in calo rispetto al 40% del 2013. Detenute anche circa 70 donne trans, in apposite sezioni degli istituti.

Sin qui la “fotografia” di un fenomeno che proprio ieri, in Commissione Giustizia, ha visto lo scontro tra maggioranza ed opposizione. L'approvazione di due emendamenti della maggioranza, che prevedono che le madri scontino la pena in carcere (e non negli Icam) in caso di recidiva e la cancellazione della norma che prevede lo slittamento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno, ha scatenato la reazione dell'opposizione. I parlamentari del Pd hanno ritirato le proprie firme al provvedimento, facendolo di fatto decadere.

 

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