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    03/07/2024

Gdf, intitolata alla medaglia d’oro al valor militare Attilio Corrubia la caserma di Avellino

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b_300_220_15593462_0___images_stories_gdf_corrubiacerim.jpgAVELLINO - Nella mattinata odierna, alla presenza del comandante interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Michele Carbone, del comandante regionale Campania, Generale di Divisione Giancarlo Trotta, e del prefetto di Avellino, Paola Spena, si è svolta la cerimonia di intitolazione della caserma della Guardia di Finanza di Avellino, sede del comando provinciale, del nucleo di polizia economico-finanziaria e del gruppo.

L’immobile, quale segno della continuità ideale che lega il passato e il presente delle Fiamme Gialle, è stato intitolato alla memoria del sottotenente Regia Guardia di Finanza Attilio Corrubia, nato ad Avellino nel 1918 e deceduto in Grecia nel corso della Seconda guerra mondiale, insignito, nel 1957, della medaglia d’oro al valor militare per gli atti eroici di cui si rese autore nel Peloponneso, nel periodo settembre 1943 - gennaio 1944. All’evento sono intervenuti il sindaco di Avellino, il questore di Avellino, autorità civili, militari e religiose locali nonché una rappresentanza delle Fiamme Gialle della provincia irpina in servizio e in congedo. Presente alla cerimonia anche il segretario del gruppo delle medaglie d'oro al valore militare d'Italia, tenente colonnello Movm Gianfranco Paglia.

A fare gli onori di casa il comandante provinciale, colonnello Salvatore Minale, che nel suo discorso introduttivo, oltre a rivolgere parole di ringraziamento a coloro che hanno voluto onorare la solennità della cerimonia con la loro presenza o con messaggi di vicinanza e apprezzamento per le Fiamme Gialle irpine, ha sottolineato il coraggio, l’eroismo e lo spirito di sacrificio del sottotenente Corrubia che ha dato la propria vita per la nostra nazione. La biografia di quest’ultimo è stata poi tratteggiata da Gerardo Sverino, colonnello (in Ausiliaria) della Guardia di Finanza, storico militare, autore di un libro dedicato al giovane eroe.

L’evento ha avuto il suo culmine nello svelamento della targa commemorativa di intitolazione al medagliato sottotenente Regia Guardia di Finanza Attilio Corrubia da parte dei nipoti, Liliana e Nicola Franchi, provenienti rispettivamente da Carpi (MO) e Teramo, ai quali il Generale di Corpo d’Armata Michele Carbone ha consegnato una pergamena riportante la determinazione della denominazione della caserma e con la solenne benedizione officiata dal cappellano militare don Ignazio Iacone.

La cerimonia si è poi conclusa con le parole di ringraziamento della nipote Liliana Franchi e con la coinvolgente esecuzione della preghiera del finanziere, dell’inno nazionale e di alcuni brani musicali da parte del mezzosoprano Flavia Fioretti accompagnata, alla tastiera, da Lorenzo Savarese, del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino.

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Aggiornamento del 3 luglio 2023, ore 13.19 - Il comando provinciale Avellino, in data 5 luglio, con inizio alle ore 11.00, celebrerà l'intitolazione della caserma alla sede alla medaglia d’oro al valor militare - sottotenente Regia Guardia di Finanza Attilio Corrubia, nato il 30 gennaio 1918 ad Avellino e deceduto in Grecia nel corso della Seconda guerra mondiale.

All’evento, al quale presenzieranno il comandante interregionale dell’Italia Meridionale Generale di Corpo d’Armata Michele Carbone e il comandante regionale Generale di Divisione Giancarlo Trotta, interverranno le massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Avellino e una rappresentanza delle Fiamme Gialle irpine in servizio ed in congedo.

Nel corso della cerimonia avrà luogo la scopertura della targa commemorativa ad opera dei sigg. Liliana Franchi e Nicola Franchi, nipoti dell’ufficiale decorato nel 1957, al quale fu tributata la medaglia d’oro al valor militare per gli atti eroici di cui si rese autore nel Peloponneso, nel periodo settembre 1943-gennaio 1944, con la seguente motivazione: “Aiutante maggiore di battaglione dislocato nel Peloponneso riusciva a sottrarsi all’atto dell’armistizio alla cattura da parte delle truppe tedesche e si aggregava a banda partigiana greca seguendone la rischiosa attività. Catturato in seguito a delazione e sottoposto a sevizie, si rifiutava di fornire qualsiasi elemento che potesse giovare al nemico. Condannato a morte mediante impiccagione, affrontava la prova suprema con intrepida fierezza ed ardimentosa serenità. Grecia settembre 1943-gennaio 1944”.

 

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