AVELLINO – Dopo giorni grigi per il fumo che ha coperto Avellino, questa mattina abbiamo sperato in un raggio di luce quando abbiamo partecipato all'incontro in prefettura sollecitato dalla rete Aura e da Legambiente!
La questione sollevata non è nuova e proprio su questo vogliamo concentrare le nostre riflessioni in merito: è possibile che ogni anno si debbano rivivere le stesse identiche dinamiche? Sì, perché gli incontri in prefettura non sono assolutamente una novità, come peraltro non è nuovo il problema e le richieste che vi si portano all’attenzione. Con le istituzioni che si aspettano la soluzione dalle associazioni! Sembra il giorno della marmotta, un déjà-vu continuo: stessi attori, stesse richieste, stesse risposte e, infine, l’annuncio di apertura di un “tavolo”. Dei tavoli degli ultimi anni abbiamo perso le tracce e le speranze.
La sensazione è un procrastinare continuo col fine della “dimenticanza”: modo di fare che, anche nei giorni di internet e dei social che tutto registrano e conservano, riesce comunque, incredibilmente, ad avere la meglio.
Perché la prefettura non fa nulla? Perché i sindaci si disinteressano? Perché i cittadini irpini sono costretti a respirare aria tossica?
L'invito è alle istituzioni, ma soprattutto a tutti i cittadini, di non dimenticarsi che respirare fumo, semplicemente, uccide.
Manlio Lomazzo - +Europa Avellino