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    18/09/2024

Pdl, Sibilia coordinatore ma è lotta all'ultimo voto per entrare nel direttivo

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b_300_220_15593462_0___images_stories_sibilia__cosimo.jpgAVELLINO – La due-giorni del Pdl irpino si è conclusa con la scontata riconferma di Cosimo Sibilia alla guida del partito e l’elezione del nuovo direttivo, composto complessivamente da 30 rappresentanti, metà dei quali eletti direttamente dagli iscritti. Un meccanismo di partecipazione che ha acceso la competizione tra gli esponenti delle diverse componenti del Pdl e tra i territori, per vedere riconosciuta una presenza nell’organismo. Sono stati oltre 2500, infatti, i voti espressi tra i due seggi insediati ad Avellino e ad Ariano Irpino. Una prova nuova per una forza politica nata ufficialmente nel marzo 2009, dopo una lunga gestazione che ha avuto inizio nel novembre del 2007 con l’inattesa sortita di Silvio Berlusconi durante la manifestazione di Piazza San Babila a Milano.

Il quadro complessivo del partito irpino non sembra stravolgere gli equilibri interni, anche se risulta in parte ridimensionata l’area proveniente da Alleanza Nazionale e notevolmente rafforzata la figura di Sibilia. Il senatore del Pdl da commissario, nominato per superare la difficile fase di sbandamento successiva alla scissione dei finiani che hanno dato vita a Fli, è riuscito a costruire il consenso necessario a tributargli la riconferma politica al vertice e a garantire la presenza nell’organismo provinciale di diversi uomini considerati a lui vicini. Un risultato null’affatto scontato alla vigilia della kermesse congressuale, quando l’unità interna sembrava irrimediabilmente compromessa e la leadership fatta oggetto di critiche provenienti da più versanti.

Sibilia ha cercato di far leva sull’orgoglio dell’appartenenza dei dirigenti e dei militanti del Popolo della Libertà, soprattutto rispetto al rapporto conflittuale con gli alleati, a cominciare dall’Udc di Ciriaco De Mita, ma anche rispondendo alle polemiche sollevate dai cespugli del centrodestra.

I nuovi assetti del Pdl usciti dalla consultazione interna vedono il presidente della Provincia affiancato dal fedele assessore Gino Cusano e dal consigliere regionale Antonia Ruggiero, entrambi nelle vesti di vicari del segretario. Ma nei prossimi giorni dovrebbero essere nominati almeno altri due vicesegretari, ognuno in rappresentanza di una sensibilità del partito. Il riconoscimento dovrebbe riguardare un esponente di An e un rappresentante della componente di Marco Milanese.

Il direttivo provinciale, invece, risulta composto dai seguenti membri inseriti nella lista bloccata: Jolanda Capriglione, Guido Cipriano, Gennaro De Giovanni, Francesco D’Ercole, Pasquale Di Guglielmo, Americo D’Onofrio, Edoardo Fiore, Ines Fruncillo, Raffaele Lanni, Italo Petrillo, Giuseppe Ruberto, Mario Tedesco, Carmine Zigarelli, Giuseppe Ragucci.

Gli eletti nel corso del congresso, invece, sono: Nicola Moretti (250 voti), Paolo Graziano (218 voti), Mario Ciasullo (211 voti), Esperino Marro (179 voti), Antonio Buonaiuto (159 voti), Pompilio Stiscia (143 voti), Adelchi Silvestri (135 voti), Esterina Perrotta (131 voti), Achille Roberto (126 voti), Rossella Gargano (121 voti), Fausto Acocella (120 voti), Fausto Sacco (115 voti), Antonio Mazzocca (105 voti), Raffaele Basile (73 voti), Pietro Salvatore Petrone (62 voti).

 

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