AVELLINO – «Dare spazio ai giovani e alle proposte che nascono dalla base. È finita l’era delle scelte politiche imposte dall’alto». La pensa così il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, intervenuto all’incontro della Scuola di formazione politica del Partito popolare europeo, presso la sala «Grasso» di Palazzo Caracciolo, ad Avellino. Sul tema delle «Prospettive finanziarie dell’Ue e il nuovo sistema di governance economica» si sono confrontati, oltre al leader Pdl, Francesco Casoli, coordinatore del gruppo Pdl del Senato, Nicola Formichella, coordinatore Pdl alla Camera, Mario Mauro, presidente dei deputati Pdl al Parlamento europeo, Erminia Mazzoni, presidente commissioni Petizioni e Aldo Patriciello, tesoriere della delegazione europea del Pdl. Presente in sala il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia.
Alfano ha intrattenuto la giovane platea con una relazione introduttiva, nella quale ha spaziato dal bipolarismo all’italiana sino alla primavera araba, con ampi cenni alla questione europea, senza tralasciare gli effetti della crisi economica.
«Proprio quest’anno – ha ricordato – il bipolarismo italiano diventa maggiorenne. A maggior ragione va preservato perché valore fondante della democrazia». E difeso in previsione della prossima tornata elettorale: «è impensabile tornare indietro, ad un sistema politico frammentato» – ha detto il segretario. «Come è inconcepibile che i cittadini non debbano sapere chi è il candidato premier – ha aggiunto. E va restituito loro il diritto di scegliere anche i rappresentanti delle Camere». È urgente, quindi, una riforma della legge elettorale.
Guardando all’Europa e rivolto ai giovani, Alfano ha denunciato l’inesistenza di un popolo europeo: «Non con il mercato né con la moneta unica si crea un popolo. Ma esso si sente tale quando condivide diritti e doveri. Elementi imprescindibili per produrre un sentimento condiviso». Condivisione che è alla base della ricetta di Alfano per arginare la crisi economica: «L’istituzione di una regolamentazione dei mercati che sia unica per tutti gli Stati membri, è l’unica strada da percorrere per essere competitivi con paesi come la Cina».
Libertà, democrazia, benessere: valori, secondo Alfano, che nessuna crisi economica potrà intaccare. Almeno in Occidente, dove però – ha sottolineato – «bisogna fare attenzione a non darli per scontati». «Una grande lezione per noi giovani – ha aggiunto – è stata la Primavera araba. Gli eventi del nord Africa ci hanno insegnato proprio questo: nulla è scontato».
Non è mancato un cenno sulla ripresa degli sbarchi nelle coste siciliane a margine delle sommosse africane: «L’Italia è la porta dell’Europa. E le tante persone che sfidano il mare, lo fanno proprio per raggiungere il vecchio continente. Il comportamento dell’Unione sulla questione immigrazione potrà segnare il futuro dell’Europa».
Alfano ha anche placato le recenti polemiche alimentate dalla richiesta di un imminente rimpasto della giunta regionale, avanzata da alcuni esponenti del Pdl irpino: «Il partito ha avuto un ampio consenso elettorale che ne rafforza la posizione in Regione. Stiamo lavorando per non intaccare gli equilibri a Palazzo Santa Lucia, preservando l’idillio con il governatore Stefano Caldoro».