www.giornalelirpinia.it

    18/09/2024

Pdl, Sibilia all'attacco di Caldoro e De Mita

E-mail Stampa PDF

b_300_220_15593462_0___images_stories_sib_cald_mit.jpgAVELLINO – Si è conclusa con l’elezione di Cosimo Sibilia al vertice del partito il I congresso provinciale del Pdl. Ad affiancare il neosegretario saranno due vice, Antonia Ruggiero e Gino Cusano. Il direttivo provinciale vede una parte di “nominati” più quindici eletti dagli iscritti. A votare per eleggere i quindici sono stati oltre duemila e cinquecento tesserati, con un afflusso record ad Ariano irpino. Di gran lunga il più votato è stato il solofrano Nicola Moretti.

Nella composizione degli organismi direttivi si è tenuto conto delle varie componenti interne e delle diverse aree territoriali. Un congresso, insomma, all’insegna dell’unità, intorno alla figura di Cosimo Sibilia, che viene ad essere contemporaneamente il senatore di Avellino, il presidente della Amministrazione provinciale e ora anche il segretario provinciale del Pdl.

Sibilia, in realtà, che già era commissario-coordinatore del Pdl, si era detto disposto a fare un passo indietro, ma alla fine è parso chiaro che solo sul suo nome sarebbe stato possibile ritrovare l’unità. Le varie componenti interne hanno così sepolto l’ascia di guerra, anche in vista delle amministrative di primavera, che riguarderanno una decina di Comuni irpini, comprese realtà numericamente significative come Atripalda e Solofra.

Peraltro l’atmosfera unitaria non ha impedito che si registrassero nel dibattito congressuale polemiche tutte interne al centrodestra e così non sono mancati gli attacchi né al presidente della giunta regionale Caldoro, accusato di essere troppo collaborativo con l’opposizione, né all’Udc di De Mita, accusata di essere un alleato troppo sfuggente.

A stretto giro è arrivata la risposta da parte dell’europarlamentare di Nusco, che ha ribadito che con il partito di Berlusconi non c’è mai stata nessuna alleanza politica, ma soltanto una convergenza programmatica. Alleati, dunque, ma solo fino a quando verranno realizzati i programmi concordati insieme. E già alle prossime amministrative per l’Udc non ci sarà il vincolo di un’alleanza di centrodestra, ma nelle varie realtà si sceglieranno alleanze sui programmi.

Una unità precaria e strumentale è stata ritrovata anche in casa Pd. Dopo le dimissioni (ormai datate da un anno) del capogruppo al Comune capoluogo, Stefano La Verde, e un dibattito molto acceso per la successione, sì è evitata una conta interna dirompente, affidando un incarico ad un super partes (come ormai va di moda), vale a dire al senatore e consigliere comunale Enzo De Luca.

Ma lo scontro è soltanto rinviato. Se questa legislatura arriverà alla sua scadenza naturale, si voterà nella primavera dell’anno prossimo per il rinnovo del Parlamento. È nota l’ambizione del sindaco Galasso a concorrere per un posto a Montecitorio e in questo caso dovrà dimettersi dalla carica di sindaco e bisognerà così votare, con un anno di anticipo, anche per il rinnovo del Consiglio comunale di Avellino. Qualche candidato alla carica di primo cittadino già viene fuori, sia pure con cautela: Leonida Gabrieli, lo stesso La Verde, il vicesindaco Festa. Ed intorno alle possibili candidature si organizzano già cordate di consiglieri comunali. La nomina del senatore De Luca a capogruppo comunale ha per ora messo la sordina alle polemiche interne, ma il fuoco cova sotto la cenere.

 

Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna

DG3 Dolciaria

Geoconsult

Condividi


www.puhua.net www.darongshu.cn www.fullwa.com www.poptunnel.com