ROMA – «Raggiungere questa “sostenibilità” oggi vuol dire non soltanto combattere la fame nel presente, ma impegnarci per sradicare le cause che ne sono all’origine: penso alla perdurante difficoltà di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della povertà, ai numerosi conflitti, con il loro bagaglio di crisi umanitarie sempre più protratte nel tempo; all’intensità e frequenza delle catastrofi naturali causate da un cambiamento climatico, che già oggi sta condizionando ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori e mietendo vittime. Ne sono tragica testimonianza le ultime inondazioni di Derna in Libia.
La fame, del resto, è causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla costituisce una preziosa opera di pace. È un compito difficile e complesso, che richiede consapevolezza da parte dei decisori a cui far seguito con un impegno coordinato di tutti».
È un passaggio del discorso del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervento questa mattina alla cerimonia di apertura della Giornata Mondiale dell’Alimentazione quest’anno dedicata al tema "L'acqua è vita, l'acqua è cibo. Non lasciare indietro nessuno".
Fonte: quirinale.it