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    27/07/2024

Pd, De Luca rimane capogruppo al Comune

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b_300_220_15593462_0___images_stories_de_luca_enzo_1.jpgAVELLINO – Non ci sarà alcun cambio al vertice del gruppo democratico della città. Il senatore Enzo De Luca, nel corso della riunione svoltasi stamattina, ha confermato la personale disponibilità a guidare la delegazione consiliare, anche se vi è l’intenzione di costituire un direttivo che avrà il compito di gestire tutte le incombenze politiche ed amministrative.

La decisione emerge dopo che il parlamentare nei giorni scorsi aveva sondato gli umori delle diverse componenti del gruppo, senza esser riuscito a trovare un punto d’intesa. Il direttivo dovrebbe rappresentare, quindi, le diverse sensibilità presenti nella compagine democratica ed evitare allo stesso tempo una conta dagli effetti imprevedibili.

Ad agevolare la missione di De Luca ci ha pensato il consigliere Leonida Gabrieli – considerato tra i più accreditati alla successione del senatore alla guida del gruppo – che ha preferito rinunciare alla propria candidatura. Il percorso delineato non sgombra però il campo da polemiche e tensioni. L’ipotesi di un direttivo di gruppo, partorito a tavolino, crea comunque malumori, soprattutto nell’area dei consiglieri più critici rispetto alla gestione del partito.

In particolare, Ettore Iacovacci ha manifestato il proprio dissenso rispetto all’ipotesi di un direttivo che impedirebbe la verifica dei rapporti di forza in campo. Il rappresentante democratico avrebbe lasciato intendere che vi sarebbe anche la possibilità di una rottura definitiva con il Pd. Sotto accusa è finita la presunta interferenza del leader dei bersaniani irpini, Lucio Fierro, in questa vicenda. L’indicazione di De Luca, secondo Iacovacci, sarebbe il frutto di un compromesso delle diplomazie di partito.

Di tutt’altro tenore, invece, le valutazioni del consigliere e vicesegretario provinciale Francesco Todisco, che ha espresso soddisfazione per l’intenzione del senatore democratico di non lasciare la guida del gruppo.

Tra una settimana si dovrebbe delineare definitivamente il quadro degli equilibri interni e degli incarichi. Se dovesse essere confermata la linea, non è da escludere una rottura tra le file dei democratici, che potrebbe vedere come protagonisti Iacovacci ed eventualmente altri consiglieri sulle stesse posizioni (Giuseppe Negrone e Michele Palladino), che potrebbero decidere di costituire un gruppo autonomo, così come è già successo in passato, o optare per un vero e proprio divorzio con la delegazione ed il partito.

 

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