«In che direzione sta andando oggi l’umanità quando, in occasione della crisi economica e finanziaria mondiale, sono gli economisti ad essere spinti per la prima volta alla ribalta del pensiero e la filosofia a rimanere in silenzio?». Inizia così, con questo interrogativo di Gao Xingjian, premio Nobel per la letteratura nel 2000 – che pone in pratica in risalto, così come hanno fatto altri intellettuali e uomini di cultura del nostro tempo, il tema della morte dell’arte, della poesia, della filosofia – l’editoriale di Mario Gabriele Giordano che apre l’ultimo numero di Riscontri, la prestigiosa rivista trimestrale di cultura e attualità giunta al suo 34° anno di vita. “La cultura – sottolinea Giordano – ha cominciato ad avvertire in se stessa un vuoto pauroso che snatura il suo proprio senso e snatura intanto anche la generale dimensione dell’uomo che in essa e solo in essa trova insieme fondamento ed espressione”. Ma è proprio la cultura la chiave per produrre benessere e sviluppo: “il quaderno su cui essa deve scrivere non è la sabbia della marginalità e dell’occasionalità bensì la duratura pagina dei valori e del sapere”.
Di rilievo, poi, gli studi e i contributi di Luigi Latessa su I Malavoglia tra nichilismo e utopia; Aurelio Benevento su Gli Adelphoe di Terenzio e gli originali greci; Patrizia Nunnari su Giovanni Vailati: maestro di color che non sanno; Mimma De Maio su La teologia di Vito Mancuso. Per la rubrica Occasioni Carlo Di Lieto si occupa della poesia di Domenico Cipriano, il poeta di Guardia Lombardi autore, tra l’altro, della raccolta Novembre, con prefazione di Antonio La Penna, il grande latinista di Bisaccia, allievo e poi docente della Normale di Pisa.
In Miscellanea Francesco D’Episcopo scrive di Ritorno a Virgilio mentre Mauro Giancaspro auspica un nuovo umanesimo nella difesa e valorizzazione dei beni culturali. In Recensioni, infine, segnaliamo l’interevento di Pasquale Sabbatino sulle giornate di studio dedicate ad Antonio Palermo, professore emerito di letteratura italiana presso la Federico II di Napoli.