TREVICO – C’è la storia della Baronia nelle pagine di Vicum, il trimestrale di cultura organo dell’associazione intitolata a Pasquale Stanislao Mancini – il grande giureconsulto di Castel Baronia, fondatore del diritto internazionale – diretto da Salvatore Salvatore che si avvale, in redazione, della collaborazione di Michele Auciello, Francesco Barra, Michele Cogliani, Pierino Cuoco, Valentino D’Ambrosio e Michele Miscia (segretario Euplio Giannetta).
Particolarmente ricco il fascicolo dell’ultimo numero della rivista, giunta al suo trentesimo anno di vita e edita da Delta 3, la dinamica casa editrice di Grottaminarda che fa capo a Silvio Sallicandro, che propone all’attenzione dei lettori una serie di studi e di interventi di elevato livello scientifico: tra gli altri, segnaliamo gli scritti di Pompilio Dottore sulle donne di Mancini, le figlie Eleonora e Rosa; Antonio Alterio sull’episcopato ad Ariano Irpino di Michele Maria Caputi; Matteo Mattei su padre Paolo Manna; Lia Centrella sul sito medievale di Montemiletto; Michele Vespasiano sull’opera di Placido Imperiale nello Stato di Sant’Angelo dei Lombardi; Antonio Anzivino sulla vita di Orsara di Puglia attraverso i registri parrocchiali; padre Riccardo Fabiani sulla diocesi di Lacedonia nel 1891.
Nella rubrica Profili Pasquale Lamanna si occupa del giurista ed economista di Sant’Andrea di Conza Michele Solimine mentre Andrea Massaro e Carmen Sferruzzi Siniscalco trattano della lungimiranza di Raffaele Cucciniello, un ingegnere avellinese in età giolittiana. Nell’angolo letterario Armando Saveriano scrive di Pasquale Martiniello; Lucio Lazzaruolo di Osvaldo Sanini, un poeta genovese nel profondo Sud; Tonino Capaldo di Pietro Paolo Parzanese; Paola Silano di Franca Molinaro; Livio Nargi di Pasquale Di Fronzo.
Contributi interessanti anche nelle rubriche Interviste, Antropologia, Tra passato e presente, Recensioni, Attualità. Raffaele Loffa, infine, in Curiosità, sulla base dei ricordi di Orazio Salvatore, ricostruisce la sommossa popolare scoppiata a Carife nel 1891 e le fasi principali dell’assalto contro l’archivio comunale e della sua distruzione.