AVELLINO – L'occhio sulla città di questa settimana si unisce al coro di voci che chiede, al più presto, il ripristino dell'antica linea ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant'Antonio. Lo spunto ci è offerto dalle recenti celebrazioni in occasione dei 120 anni dalla nascita della storica tratta, voluta da Francesco De Sanctis, e dalla volontà della Regione Campania di inserire l'Avellino-Rocchetta in un più organico programma integrato di trasporto su ferro che colleghi insieme Avellino, Salerno e Benevento.
Ulteriore elemento questo che, lo ripetiamo, contribuisce a farci riconquistare quella "reputazione territoriale" che credevamo smarrita o perduta. Il treno, infatti, travalicando i confini del semplice pendolarismo, condensa in sé storia, tradizione e cultura del territorio. Un patrimonio non più solo regionale, dunque, ma anche nazionale, che va preservato e tutelato. Ci fa piacere ricordare a proposito l'elevato numero di curiosi ed appassionati visitatori che affollavano le sue carrozze da ogni parte del Paese, lasciandosi inebriare da profumi odori, colori e panorami sempre nuovi.
Per far sì che questo treno possa davvero ritornare alla vita facendoci di nuovo godere del suo "sbuffare" sui binari, occorre però, che anche la stazione cittadina venga risvegliata dal torpore e sottratta ad una pericolosa agonia. Come? Provvedendo allo sviluppo di un sistema di elettrificazione su larga scala che ravvivi un territorio, quello meridionale e campano, in cui il trasporto su ferro è ancora inspiegabilmente sottoutilizzato. Chiediamo per tanto che presto, attraverso un lavoro sinergico tra Comune, Regione e tecnici specializzati, si provveda ad un meticoloso e capillare rinnovamento dei binari e dei mezzi ferroviari in maniera da poter garantire l'avvio di tutto quanto appena auspicato.
Noi, intanto, attendiamo fiduciosi pronti a ritornare su queste pagine per ringraziare di quanto, anche per il fattivo e concreto impegno del presidente De Luca, siamo certi accadrà.
