AVELLINO – Nel calcio un derby non è mai una partita come le altre: un'attesa lunga settimane, adrenalina che sale tra sfottò e scaramanzie d'ogni tipo. È ciò che è accaduto lo scorso sabato allo stadio Partenio-Lombardi in occasione della partita Avellino-Salernitana. Ci siamo trovati ad essere spettatori di un derby caldo, certo ma anche correttissimo in cui a farla da padrone sono stati solo rispetto e sano agonismo.
Nonostante tutto, però, non possiamo fare a meno di sottolineare i due volti per una medaglia: da un lato Marcello Trotta che, posticipando la sua partenza per Sassuolo, ha deciso, con grande serietà, non solo di scendere in campo nella partita delle partite ma anche di vestire i panni dell'eroe, diventando match winner di giornata, garantendosi così un posto speciale nei cuori dei tifosi e nella storia del nostro club; dall'altro Antonio Zito, istrionesco e decisamente fuori luogo, che, non cogliendo la ragione d'opportunità che avrebbe suggerito di posticipare di qualche giorno il suo approdo proprio alla Salernitana, ha confermato a tutti di essere stato solo una evanescente meteora.
In fondo, sono proprio i piccoli grandi gesti, che lasciano il segno...
Intanto anche questa rubrica esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Ettore Scola, uomo della nostra Irpinia che, mai banale, attraverso film capolavoro quali "C'eravamo tanto amati" e "Una giornata particolare", ha saputo consegnarci, con grande maestria, il ritratto di un'Italia che stava cambiando.
