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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Quale città sarà congedata dall’amministrazione Foti?

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Piazza LibertàAVELLINO – Tutte le possibili rivoluzioni o proposte di rinnovamento non possono e non devono prescindere da un’iniziale tentativo di analisi di quello che si è fatto, per questo è giusto chiedersi: da quale città sta per congedarsi l’amministrazione Foti?

Ebbene, nonostante le difficoltà, non possiamo che plaudire all’attivismo connesso al completamento ed alla conseguente riconsegna di alcuni importanti cantieri cittadini. Pensiamo in particolare a Piazza Libertà, l’agorà simbolo della città ormai tornata ad accogliere ed a rappresentare quello spazio ideale di aggregazione, cui il tempo  aveva opacizzato il tratto identitario, o alla recente inaugurazione dell’area  riservata al monumento ai Caduti, una moderna e funzionale piazzetta pedonale , come peraltro suggerito ed auspicato in un nostro sguardo. Analoga celerità e concretezza d’azione pare essere riservata al restyling di Corso Vittorio Emanuele per cui, però, vorremo riservare per noi un commento alla pur imminente riconsegna del cantiere.

Non possiamo non ricordare come tra qualche settimana, per stessa ammissione dell’assessore Preziosi, la collina della Terra sarà liberata dalle transenne: si  sta, infatti, procedendo a rinnovare la pubblica illuminazione tramite nuovo appalto su via del Seminario e via Duomo così da poter  ritenere concluso ogni intervento su quell’area. Come pure a breve sarà riconsegnata in toto alla città la strada Bonatti e sarà aggiudicato l’appalto per la progettazione del nuovo campus scolastico Dante Alighieri di via Piave. Lo scorso venerdì, intanto, dopo un letargo lungo dieci anni si è risvegliato l’ex Eliseo, ora sede del forum giovanile di Avellino,dell’informa-giovani e della biblioteca Camillo Marino. Tra qualche settimana poi, grazie ad un intesa tra i Teatro pubblico campano e Palazzo di città sarà riavviata regolare programmazione al Teatro Carlo Gesualdo. In una prossima conferenza stampa sarà illustrato nel dettaglio il nuovo cartellone degli spettacoli e la campagna abbonamenti.

Buone notizie, infine, anche per il centro per l’autismo di Valle che entro la scadenza della legislatura dovrebbe essere finalmente riconsegnato alla città nella sua massima fruibilità ed efficienza; per l’ex Isochimica, per cui procedono a ritmo sostenuto i lavori di bonifica e per il Mercatone, per cui restano stanziati da questa amministrazione i fondi per il progetto di riqualificazione avviato. Ulteriore atto di sensibilità dell’attuale giunta è lo stanziamento di fondi per una prossima   creazione di un polo sperimentale di ricerca sulle malattie dello spettro autistico. Da tutto questo probabilmente dovranno restar fuori Piazza Castello ed il suo maniero longobardo, la Dogana e l’autostazione perché oggetto di contenzioso anche giudiziario. Oggettivamente, dunque, una cospicua eredità da cui partire per l’amministrazione che verrà, con l’auspicio che si sappia preservare l’esistente, innovandolo senza denigrazioni e immaginare interventi mirati ove necessario.

Si potrà obiettare che molte delle opere appena menzionate sono frutto del lavoro cominciato da precedenti amministrazioni ma riteniamo indispensabile la volontà nel farsi carico della responsabilità del complemento di opere tal volta da altri anche solo abbozzate. Non secondaria, inoltre, tra i meriti dell’amministrazione uscente, è l’entrata a regime del servizio di raccolta differenziata porta a porta spinto in tutta la città che oggettivamente, ad oggi, sembra consegnare soddisfacenti riscontri.

Intanto,  in un quadro di positiva attesa del futuro, ci rammarica dover constatare come, a fronte del pur già citato apprezzabile progetto di restyling del Corso, si debba procedere, sia pur in ossequio al rispetto di una normativa europea, a violentare la memoria della storia cittadina sostituendo le bellissime sfere delle pastorali, con delle antiestetiche quanto offensive  “scodelle rovesciate” a led. Ora, se a memoria d’uomo le pastorali così come concepite hanno resistito alla guerra, non sarebbe stato meglio rispettare in qualche modo la normativa europea preservando l’integrità delle sfere? Auspichiamo, pertanto, che si possa presto recedere dall’intento, pur se avviato, permettendo alle storiche pastorali di tornare ad illuminare con la stessa fonte di luce di sempre. A buon intenditor...

Ci sembra realistico ed opportuno che i reali progetti di futuro rinnovamento di una città comincino dal recupero e dalla valorizzazione della sua storia passata.

Attendiamo con la fiducia e l’ottimismo che ci contraddistingue, pronti a tornare su queste pagine per ringraziare di quanto eventualmente vorrà accadere nel merito.

 

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