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    03/07/2024

L’occhio sulla città/La vana attesa del vento del cambiamento e l’epilogo annunciato

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Il Comune di AvellinoAVELLINO – Tutti aspettavamo il vento del cambiamento che però nei fatti ha stentato a giovarci dei suoi benefici effetti, forse anche risentendo delle repentine mutazioni climatiche caratterizzanti il periodo. Una maggioranza consiliare numericamente solida e davvero autonoma avrebbe di certo agevolato il tener fede agli impegni elettorali ma il totale ribaltamento palesatosi nel turno di ballottaggio ha consegnato sentimenti di stupita sorpresa a fronte di un primo turno così marcatamente orientato: l’aver preferito, infatti, lo sperimentalismo del “nuovo per il nuovo”, una potenziale promessa di  rinnovamento  tout court,  sempre priva di  tangibile concretezza di proposte che potessero fortificarne un’eventuale futura fattibilità progettuale e programmatica, ha portato al concretizzarsi della necessità di richiesta di soccorso a forze politiche prima ostili ed inconciliabili ai principi cardine dalla pur “insufficiente maggioranza”, poi, d’un tratto, conciliabili alla formazione di un “governo di salute pubblica, nell’esclusivo interesse della città”. Il tentativo è però fallito.

Ormai la confusione regna sovrana e ci rende di conseguenza sempre più esigenti nel voler conoscere la verità sulle nostre potenzialità e come sfruttarle.

Ma se sono da preferire i fatti e non le chiacchiere, se una verità non è tale perché ripetuta cento volte, se le frottole hanno già fatto il giro del mondo mentre la verità sta ancora mettendo le scarpe, se prendersi la responsabilità non prevede di dare le colpe ad altri né cercare falsi nemici, se scrivere in punta di penna, senza mai strillare, significa essere meno credibili, se Giambattista Vico non ha più spazio quando invita a “certificare il vero ed inverare il certo”, se “irrefutabile” sembra escluso dal Devoto-Oli perché in totale disuso sempre che se ne ricordi il significato, allora non ci resta che affidarci alla credibilità che è propria ed esclusiva di coloro che con i fatti, e non con le parole, hanno dimostrato, nel corso della propria vita, di meritare la nostra fiducia e puntare a quella rinascita-primavera sempre pronta ad esplodere senza barriere né confini, che si nutre di sogni e coltiva speranze.

Intanto anche l’Occhio sulla città sente di voler rivolgere un sincero augurio di buon lavoro al dottor Giuseppe Priolo, appena designato a svolgere le funzioni di commissario prefettizio nel capoluogo, a seguito dei recenti accadimenti che hanno coinvolto Palazzo di città.

 

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