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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Avellino calcio tra sogno promozione e futuro

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio8_stad_part_nuo.jpgAVELLINO – Dopo una settimana di assenza torna l’occhio sulla città e guarda al calcio: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Mai espressione fu più appropriata a fotografare  lo scialbo finale di stagione dei biancoverdi che hanno perso, per disattenzioni  e  superficialità d’approccio alle ultime gare, il secondo posto in classifica e con esso un indubitabile vantaggio di posizione e di “considerazione” nella griglia playoff.

Smaltita la delusione a caldo, riflettendoci con la giusta quanto doverosa obiettività, ci accorgiamo  che,  in fondo, drammi all’orizzonte non ce ne sono e non ce ne devono essere perché il terzo posto conseguito al termine della stagione regolare dall’Avellino è comunque un ottimo risultato, tenuto conto anche dell’anomalia globale  in cui si è giocato questo campionato.  Ciò che è accaduto deve però servirci da sprone perché nel calcio come nello sport non ci si deve mai accontentare, si gioca sempre per vincere, il partecipare lasciamolo a Pierre de Coubertin

Sarà con  questa  consapevolezza che dovremo ritrovare la necessaria e fondamentale compattezza al fianco della squadra verso l’obiettivo finale: la serie B. Come si ricorderà, nei nostri precedenti sguardi sul tema avevamo auspicato serenità nel lavoro, fiducia in chi è chiamato ad assolvere compiti di gestione e di management, tranquillità economica, che non va mai sottaciuta e certezza di futuro, tutte cose che nei fatti, ad oggi sembrano poter essere garantite. Ad avvalorare la nostra percezione è anche Il progetto di fattibilità per la realizzazione del nuovo stadio Partenio-Lombardi, presentato lo scorso ventiquattro aprile in perfetta sintonia tra  la proprietà dell’Avellino, l’amministrazione comunale e persino i vertici del calcio nazionale. A quanto si apprende, inoltre, potrebbe non  mancare neppure un impegno fattivo della Regione Campania, in un’ottica di dialogo proficuo tra istituzioni.

Uno stadio di proprietà, da realizzare nel perimetro su cui insiste l’attuale, con procedura di abbattimento e ricostruzione ex novo. L’investimento sarà interamente a carico dell’Us Avellino e prevede un impegno di spesa di circa sessanta milioni di euro. Un impianto moderno, all’avanguardia e sostenibile, da 21.500 spettatori con posti tutti coperti e con condizioni ottimali di visibilità e visione  ovunque,  totalmente privo di barriere architettoniche e classificato Uefa 4, nel quale, cioè, potranno tornare ad essere ospitati anche match internazionali.

L’opera avrà la prestigiosa firma dell’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha progettato lo Juventus Stadium di Torino. La genesi progettuale è un intreccio tra l’esigenza della committenza di dotarsi di uno stadio di proprietà e specifiche necessità del progettista che, sulla base dell’esperienza professionale ed esigenze funzionali, “distributive” e architettoniche, darà vita ad un impianto esclusivo in cui la partita diviene l’apice di un’esperienza totalizzante.

Una vera e propria cittadella dello sport attiva sette giorni su sette in cui non mancheranno un centro medico, una palestra attrezzata multilivello, un centro commerciale e attività polifunzionali che dialogheranno armonicamente con una piazza pedonale posta sulla parte Est.

Tutti i servizi sono concepiti osservando un principio di flessibilità degli spazi. Non va dimenticata una sala riunioni, nonché un ristorante esclusivo all’ultimo piano, con vista sul campo e su Montevergine. Non manca, com’è ovvio, un’area parcheggio e un garage.

Nella zona Ovest saranno concentrati i servizi per i calciatori, oltre che aree dedicate a “tifosi qualificati” con sale ospitalità e servizi di ristorazione e ricreazione ai vari livelli e  “ski box Vip”  immaginati per soddisfare ogni esigenza dell’utente spettatore. Nello specifico sono previsti 22 palchi da 10 posti, per una capienza totale di 220 spettatori. L’utente spettatore è accompagnato in una sequenza funzionale e mirata che parte dall’area parcheggio, passando per una zona accoglienza fino al proprio posto nel settore di interesse.

Una solidità progettuale ed ambizioni che riportano alla mente i fasti di un glorioso passato  e che, ne siamo certi, potrà rappresentare un indotto ed un’occasione di crescita, di sviluppo e di lustro, oltre che per la nostra città e per la nostra provincia anche per l’intera regione.

Da cronoprogramma stilato tra le parti l’opera sarà consegnata alla totale fruizione di squadra, staff tifosi e cittadinanza tutta entro il 2024 e la prima pietra sarà posta entro l’estate del 2022. Sarà  immaginata, altresì, una “struttura transitoria”che consentirà la disputa delle gare interne della squadra durante i lavori. Alla consegna del novo stadio, la struttura sarà acquisita a patrimonio dell’Us Avellino e sarà aperta alla fruizione dell’intera cittadinanza. Staremo a vedere.

Giusto ed importante pensare al futuro ma ci permettiamo pur nel totale rispetto di tutto quanto appreso, affermato e descritto, una qualche perplessità sugli effettivi tempi di consegna dell’opera. Perplessità che muovono da diversi fattori: l’imponente esborso economico richiesto per la realizzazione di un così importante progetto, le lungaggini della macchina politico-burocratico amministrativa, con l’implicita dilatazione dei tempi d’avvio  del cantiere ed altro ancora.

Nel merito, inoltre, è doveroso registrare i dubbi  tecnico-procedurali, nonché  “sulla reale opportunità ad avviare un progetto tanto dispendioso  per la nostra città”, espressi direttamente al sindaco Festa  da alcuni consiglieri di opposizione.

Dubbi e  perplessità ai quali, peraltro, la società ed il gruppo D’Agostino sembrano aver celermente risposto ribadendo la totale volontà, espressa a più riprese, di farsi carico anche dell’intera procedura d’accesso al credito sportivo e “del debito”, evitando così ulteriori aggravi sulle già tanto sofferenti casse comunali. A tal proposito segnaliamo anche la  formale richiesta di acquisizione dei suoli su cui sorgerà il nuovo “Partenio-Lombardi”, prontamente inoltrata a Palazzo di Città,  dai vertici dell’Us Avellino. Anche in questo caso, staremo a vedere.

Nell’immediato, tuttavia, sarebbe auspicabile si rendesse fruibile e massimamente efficiente l’attuale impianto sportivo avellinese. A tal proposito apprendiamo con soddisfazione che la società si sta già muovendo in tal senso, con interventi mirati e propedeutici all’iscrizione della squadra al prossimo campionato.

Accanto a questo, noi ci permettiamo di suggerire un controllo ed una attenta revisione anche al vano ascensore che dà accesso alla Tribuna stampa, “noto per le sue frequenti bizze”. Nel contempo auguriamo buon lavoro a società e squadra a cui assicuriamo  pieno sostegno in vista delle prossime gare playoff.

Intanto, “il futuro è oggi”: accedendo alla sezione video del nostro giornale, infatti, è già possibile “entrare nella nuova tana dei lupi”.

 

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