AVELLINO – Oggi tutti, proprio tutti perdiamo qualcosa: con Ciriaco De Mita se ne va un pezzo della storia politica del nostro Paese. Un maestro, un punto di riferimento capace di tradurre la più alta e colta espressione della politica con straordinaria forza ed efficacia.
Una politica molto diversa da quella che stiamo vivendo: oggi le scelte politiche sembrano affidate alla casualità, mostrando spesso fragilità e debolezza. Quella del presidente De Mita, di contro, è sempre stata lungimiranza concreta di una visione, di un’idea. Un leader controverso, certo, ma vivida espressione di una politica coinvolgente che non tornerà semplicemente perché non c’è più.
De Mita è stato uno straordinario uomo di pensiero, capace di indicare rotte, definire strategie fino alla fine: simbolo indiscusso di una classe dirigente unica e irripetibile, ha saputo condurre la nostra terra , come l’Italia, nella modernità.
Infine userò la prima persona per raccontare qualcosa che porterò sempre nel cuore: ho conosciuto il presidente De Mita in occasione della recente campagna elettorale per le elezioni regionali. Avvicinandomi a lui, presentato come giornalista, gli chiesi un’intervista che poi, purtroppo, le contingenze, gli eventi hanno impedito.
Ebbene, accordandomi entusiasta l’intervista mi disse : “diventerai grande e farai strada perché hai pensiero e poi, se hai chiesto un’intervista a me così, alla tua età, non vuol dire solo che pensi ma che forse, addirittura, pensi anche più di me.
Mi piacerà immaginarlo sempre su di un palco o in mezzo alla gente, ai giovani, a offrire consigli, dispensare pensieri, raccontare storie, svelare il futuro.