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    22/07/2024

L’occhio sulla città/Calcio Avellino: uno sguardo al futuro attento al presente

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio8_stad_part_nuo.jpgAVELLINO –  Questa settimana il nostro occhio guarda al calcio: “ci è voluta…Pazienza”. Mai gioco di parole fu più appropriato per fotografare il momento positivo che sta vivendo l’Avellino. Il giovane tecnico pugliese, infatti, è riuscito a ricreare unità e armonia nello spogliatoio,  ridando le giuste motivazioni ad un gruppo che finalmente è tornato a giocare come sa, è tornato, insomma, ad essere una squadra matura e consapevole, che regala momenti ed emozioni che non si provavano da tempo. Senza dimenticare la tanto invocata compattezza dell’ambiente. Tutte le componenti, dunque, sembrano essere al loro posto e se queste sono le premesse davvero tutto è possibile…

Come si ricorderà, nei nostri numerosi sguardi sul tema, avevamo auspicato serenità nel lavoro, fiducia in chi è chiamato ad assolvere compiti di gestione e di management, tranquillità economica, che non va mai sottaciuta e certezza di futuro, tutte cose che nei fatti, ad oggi sembrano poter essere garantite.

A corroborare la nostra percezione c’è anche il fatto che, nei giorni scorsi, c’è stata la presentazione del progetto completo e definitivo del nuovo stadio dell’Avellino. Circa sessanta milioni di euro per la realizzazione di un’opera che avrà la prestigiosa firma dell’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha progettato e realizzato lo Juventus Stadium di Torino e che sarà finanziata per il trenta per cento dal credito sportivo.

Il progetto è stato consegnato al presidente D’Agostino ed ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, che dovrà affidare i lavori che, a quanto si apprende, dovrebbero avere una durata di circa due anni dall’indizione della gara d’appalto. Gara d’appalto, che dovrebbe avvenire “con procedura pubblica ma con diritto di prelazione per il committente”.

Uno stadio di proprietà che nasce sotto i migliori auspici: sì, perché, oltre alla piena sintonia tra Comune, proprietà dell’Avellino e persino, parrebbe, con i vertici del calcio nazionale, a quanto si apprende, potrebbe non mancare nemmeno un fattivo impegno della Regione Campania, in un’ottica di proficuo dialogo tra istituzioni.

Un’opera da realizzare nel perimetro su cui insiste l’attuale stadio, con procedura di abbattimento e ricostruzione ex novo. Un impianto moderno,  all’avanguardia e sostenibile, da 21.500 spettatori con posti tutti coperti e con condizioni ottimali di visibilità ovunque, totalmente privo di barriere architettoniche e classificato Uefa 4, all’interno del quale, cioè, potranno essere ospitati anche match internazionali.

La genesi progettuale è un intreccio tra la necessità della committenza di dotarsi di uno stadio di proprietà e le specifiche necessità del progettista sulla base dell’esperienza professionale ed esigenze funzionali, “distributive” e architettoniche. Si darà vita ad un impianto esclusivo ed inclusivo, “in cui la partita diviene l’apice di una esperienza totalizzante”.

Una vera e propria cittadella dello sport attiva sette giorni su sette in cui non mancheranno il museo del club, un centro medico, una palestra attrezzata multilivello, un centro commerciale ed attività polifunzionali che dialogheranno armonicamente con una “piazza pedonale”posta sulla parte Est.

Tutti i servizi sono concepiti osservando un  principio di flessibilità degli spazi. Non va dimenticata una sala riunioni, un ristorante esclusivo all’ultimo piano con vista sul campo e su Montevergine. Non manca, com’è ovvio, un’area parcheggi e un garage.

Nella zona Ovest saranno concentrati servizi per i calciatori, oltre che aree dedicate a tifosi qualificati  con sale “ospitalità” e servizi di ristorazione e di ricezione ai vari livelli e “Ski Box Vip” immaginati per soddisfare ogni esigenza dell’utente spettatore. Nello specifico, sono  previsti 22 palchi da 10 posti, per una capienza totale di 220 spettatori. L’utente spettatore, è accompagnato in una sequenza funzionale e mirata, che parte dall’area parcheggio, passando per una zona accoglienza fino al proprio posto nel settore d’interesse.

Una solidità progettuale ed economica che riporta alla mente i fasti di un glorioso passato e che, siamo certi, potrà rappresentare un indotto, un’occasione di crescita, di sviluppo e di lustro, oltre che per la nostra città e per l’intera provincia, per l’intera regione.

Come detto, il nuovo stadio dovrebbe essere consegnato alla città a due anni dall’indizione della gara d’appalto. Staremo a vedere. Per consentire all’Avellino di disputare le gare interne nel periodo dei lavori, si dovrà scegliere e comunicare una sede alternativa: nel merito, tra le idee al vaglio, ci sarebbe lo stadio di Montefalcione. Anche in questo caso, staremo a vedere.

Rispetto al progetto del nuovo stadio, inoltre, è doveroso registrare i dubbi “sulla reale opportunità ad avviare un progetto tanto dispendioso per la città”, espressi direttamente al sindaco Festa da alcuni consiglieri d’opposizione.

Dubbi e perplessità ai quali, peraltro, la società ed il gruppo D’Agostino sembrano aver celermente risposto, ribadendo la ferma e totale volontà, espressa a più riprese, a proseguire nel progetto e a farsi carico dell’intera procedura d’accesso al credito sportivo e del “debito”, evitando così ulteriori aggravi sulle già sofferenti casse comunali. A tal proposito, risulterebbe essere già stata inoltrata da parte dell’Us Avellino, formale richiesta di acquisizione dei suoli su cui sorgerà il nuovo Partenio- Lombardi.

Intanto plaudiamo nell’immediato  all’efficienza del nuovo impianto di amplificazione dell’attuale stadio e nel contempo auguriamo buon lavoro a società e squadra a cui assicuriamo pieno e totale sostegno.

 

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