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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Anche ad Avellino il liceo del Made in Italy

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Rubriche-LaLettera_virgilio.jpgAVELLINO – Se la scorsa settimana abbiamo plaudito alla nascita, ma non alla location, dell’infopoint del Cirpu che, tra l’altro, si propone di guidare e seguire gli studenti nell’orientamento alla scelta universitaria, in questa occasione le ultime notizie ci spingono a raccontarvi  di una  novità per i ragazzi, relativa all’orientamento verso la scelta della  “scuola secondaria di secondo grado”: dall’anno scolastico 2024-2025, infatti, il liceo statale “Publio Virgilio Marone” di Avellino inaugurerà l’innovativa esperienza educativa del “Liceo del Made in Italy”.

Il nuovo indirizzo scolastico è  già aperto alle famiglie e agli studenti attraverso la “piattaforma nazionale Unica” ed offre un’importante opportunità di promozione, valorizzazione e  tutela delle eccellenze italiane. Il nuovo percorso educativo mira innanzitutto ad approfondire gli scenari storici, geografici, artistici e culturali che hanno contribuito allo sviluppo industriale e “del tessuto produttivo” del nostro Paese. Com’è ovvio, però, non si tratterà soltanto di “ un”immersione nel passato” ma, attraverso il passato, si permetterà agli studenti di proiettarsi nel futuro, di entrare in un mondo sempre più interconnesso e dinamico.

Uno degli obiettivi principali è avvicinare  l’istituzione scolastica al mondo dell’imprenditoria anche nazionale, riducendo la  distanza tra le competenze richieste dai diversi settori produttivi e quelle fornite dalla scuola. Tale sinergia potrà garantire di dar vita ad una generazione di giovani più consapevoli e preparati a fronteggiare le sfide sempre nuove del mondo del lavoro.

La connessione con il territorio si fa ancor più stretta in Irpinia, se si tiene conto delle grandi potenzialità che ha ed offre: viverlo e farlo rivivere diventa un’opportunità per i nostri ragazzi anche, magari, attraverso la realizzazione di un proprio progetto di vita nella propria terra.

Un dovere della scuola è quello di ricordare loro l’importanza delle proprie radici, poi starà a loro preferire: potranno andare ovunque vorranno ma potranno anche scegliere di restare e la scelta dovrà poter essere libera, non obbligata.

Il nuovo indirizzo di studi, come detto, è in grado di fornire loro tutti gli strumenti utili tanto ad un immediato inserimento nel mondo del lavoro, quanto all’orientamento verso il percorso universitario  più congeniale elle loro aspirazioni. Tuttavia, oltre le discipline standard”, che pur devono costituire la base ad un solido apprendimento ed alle lingue straniere, in egual misura fondamentali, ciò che rende “unico il liceo del Made in Italy sono le materie specificamente orientate alla valorizzazione del nostro patrimonio produttivo e creativo”.

Si approfondiranno, dunque, l’economia, la gestione delle imprese, in particolare quelle del “Made in Italy”, nonché i modelli di business nei settori dell’arte, della moda e dell’alimentare. Un simile approccio, permetterà agli studenti di arricchire la loro formazione e le loro competenze e li preparerà  ad affrontare con successo le loro sfide future, magari rendendo il Made in Italy un brand sempre più riconoscibile.

Insomma, spesso abbiamo dovuto rimarcare come sia sotto gli occhi di tutti che le nostre eccellenze sembrano avere sempre meno opportunità di affermare le proprie competenze e dunque, più che preferire, siano costrette a cercare altrove quelle condizioni che permettano loro di dimostrare quanto del progresso possono essere artefici: ebbene l’occasione offerta dal nascente “Liceo del Made in Italy” sembra portare all’auspicata inversione di tendenza con un invito alla permanenza di un  numero sempre maggiore di nostre giovani energie.

Esprimendo tutto in nostro compiacimento per quanto presto accadrà, auguriamo buon lavoro.

Un’annotazione: le nostre perplessità rispetto all’installazione dell’infopoint i del Cirpu in Piazza Libertà erano fondate. Parrebbe, infatti, che la struttura destinata ad ospitarlo sarebbe stata realizzata illegittimamente: ad affermarlo è la sovrintendenza, nella nota di risposta alla richiesta di autorizzazione inoltrata da Palazzo di Città.

La struttura, dunque, dovrà essere smontata quanto prima. Mentre scriviamo, apprendiamo inoltre che gli atti dell’intero iter amministrativo relativo alla sua istallazione sarebbero al vaglio della procura della Repubblica del capoluogo.

Intanto,  un’attenta  rilettura  del nostro sguardo dello scorso sabato, potrà  fornire suggerimenti interessanti ad una più funzionale dislocazione dell’infopoint. Staremo a vedere, accompagnati sempre dalla piacevole percezione di essere ascoltati.

 

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