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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Ecco la farmacia dei servizi

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Lanalisi-Politica_torre_dellorologio_2.jpgAVELLINO – L’occhio sulla città di questa settimana plaude al dimostrato e riconosciuto dinamismo della   Regione Campania e tenterà di raccontarvi come l’idea di una sanità sempre più vicina al cittadino, sempre più  al servizio del cittadino, potrà via via sostanziarsi ed incidere positivamente nelle singole realtà locali: stiamo pensando alla sperimentazione avviata in Campania dallo scorso lunedì delle “farmacie dei servizi”.

Il progetto, promosso  da Federfarma Campania in collaborazione con  Soresa Spa (Società regionale per la sanità), mira ad implementare l’offerta al cittadino da parte del servizio sanitario regionale: le farmacie, saranno un “Front office per le analisi di prima istanza del paziente”, fornendo la “riconciliazione della terapia farmacologica”, che inizialmente riguarderà  patologie quali l’ipertensione, il diabete o l’asma, per poi passare, nei prossimi mesi, a vere e proprie prestazioni diagnostiche, a partire da screening oncologici e perfino  “la telecardiologia”.

Obbiettivo del progetto con la fine della sperimentazione e l’entrata a regime “delle farmacie dei servizi” su tutto il territorio regionale, sarà “un progressivo e sostanziale abbattimento delle liste d’attesa”, spiegano le parti interessate. Staremo a vedere.

In questo quadro si inserisce un’altra interessante iniziativa che questa volta, però, coinvolge più direttamente il capoluogo: le farmacie di Avellino, infatti, a breve “faranno rete a protezione delle donne vittima di violenza fisica e psicologica”.

Il protocollo d’intesa siglato tra il Comune, rappresentato dall’assessore alle Pari opportunità, Marianna Mazza, ed il presidente provinciale di Federfarma, persegue l’obiettivo precipuo di garantire accoglienza ed un eventuale primo soccorso alle donne vittime di violenza.

Le farmacie, dunque, rappresenteranno un luogo sicuro e protetto in cui chiedere ed ottenere ogni informazione utile, con la possibilità di interagire in sicurezza con operatori specializzati in grado di fornire alle donne in difficoltà un immediato e qualificato supporto.

Una goccia nel mare, certo, ma un buon punto di partenza,  in un momento in cui l’attualità e le cronache ahi noi, non smettono di raccontare e mostrare di violenze sulle donne, mentre gli occhi che guardano, le orecchie che ascoltano e le coscienze che dovrebbero indignarsi ed interrogarsi non sembrano farlo abbastanza.

Ancora buone notizie dalla città: apprendiamo, infatti che dal Comune ci sarebbe  il via libera al progetto per la realizzazione di un ospedale di comunità ed una casa di comunità presso l’ex ospedale Moscati di viale Italia, per cui la Asl  dovrà  impegnarsi a garantire “una partecipazione attiva nel programma di riconversione della struttura e dell’intera area circostante”.

Al momento c’è parere favorevole a procedere alla realizzazione “dell’ospedale di comunità” e della  “casa di Comunità” che, ci pare di ricordare, dovrà essere realizzata presso la struttura attigua di via Colombo. Lo step successivo sarà la firma di un protocollo d’intesa tra i vertici di Palazzo di Città e quelli di via degli Imbimbo, ed un passaggio in Consiglio comunale, propedeutico all’approvazione complessiva e definitiva del progetto che prevede, la riqualificazione dell’edificio con, tra l’altro, la demolizione dei padiglioni non adeguati sismicamente  ed   un conseguente ridimensionamento della struttura. L’impegno di spesa previsto e garantito dalla Regione Campania e dal ministero della Salute sarà di circa venti milioni di euro.

Come si evince anche dal deliberato disposto dalla giunta Festa per avallare il progetto della “casa e dell’ospedale di comunità”, nelle intenzioni delle parti interessate c’è la volontà di trasformare l’ex ospedale Moscati anche in una più moderna e funzionale sede della Asl, trasferendovi tutti gli uffici, attualmente ubicati a via Degli  Imbimbo, fatta eccezione per la sede del distretto sanitario cittadino, che invece resterà proprio a via Degli Imbimbo.

Non è tutto. Nel progetto è prevista anche la riqualificazione dell’intero ambito urbano: ai due lati dell’ex ospedale, dov’era ubicato il Pronto soccorso e sul lato che da su via Colombo, sorgeranno due grandi aree di parcheggio destinate sia al personale ed agli utenti del rinnovato complesso ospedaliero sia a servizio della città. Se tutto andrà secondo i piani, l’intero nuovo complesso ospedaliero vedrà la luce entro tre anni.

In fondo tra i doveri di un’amministrazione comunale che lavora non c’è soltanto quello di tagliare il nastro di opere già compiute ma anche e forse soprattutto quello di impegnarsi per programmare e progettare  il futuro: ad ogni modo il capoluogo pare allineato sui binari della concretezza d’azione, perciò, perseguire  la strada di un dialogo fruttuoso tra istituzioni, anche “superiori in grado”, senza ostracismi potrà essere un buon viatico verso il futuro. È con questo auspicio, dunque, che auguriamo buon lavoro.

Un’annotazione: ci sia consentito porgere i migliori auguri di buon lavoro all’amico Pasquale Picone,  peraltro originario della provincia di Avellino,  segnatamente di Ospedaletto d’Alpinolo,  e chiamato ad assolvere alle funzioni di questore  proprio nella nostra città.

 

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