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    03/07/2024

L’occhio sulla città/Un’opportunità a prescindere

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio8_stad_part_nuo.jpgAVELLINO – Dopo le festività pasquali torna l’occhio sulla città e guarda al calcio. Ripensando alla rotonda e convincete vittoria casalinga dell’Avellino contro il Picerno dello scorso sabato, non possiamo che esprimere tutta la nostra fiducia nei confronti di una squadra che, “con Pazienza”, ha ritrovato se stessa, si è liberata delle proprie ansie, “non è mai uscita dalla partita”, ha ritrovato consapevolezza e maturità,  insomma, è tornata a giocare come sa.

È vero, “una rondine non fa primavera”. Vorremo augurarci perciò che i segnali che indubitabilmente sono arrivati possano rappresentare la traccia di continuità di rendimento e di risultati da cui ripartire per affrontare questo delicato finale di stagione. Senza dimenticare la necessità di dover ricreare l’essenziale unità d’intenti tra tifoseria organizzata e squadra. Solo così, con ogni tessera del mosaico al proprio posto, tutto sarà possibile…

Come si ricorderà  nei nostri numerosi sguardi sul tema, avevamo auspicato serenità nel lavoro, fiducia in chi è chiamato ad assolvere compiti di gestione e di menagement,  tranquillità economica, che non va mai sottaciuta, e certezza di futuro, tutte cose che nei fatti, ad oggi, sembrano essere garantite.

A corroborare la nostra percezione c’è anche il progetto del nuovo stadio: una recente dichiarazione dell’architetto Zavanella spiega come il progetto definitivo del nuovo stadio Partenio-Lombardi, già  peraltro visionato e condiviso dal presidente D’Agostino, è ormai alle battute finali. Circa sessanta milioni di euro per la realizzazione di un’opera che, come detto, avrà la prestigiosa firma dell’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha progettato e realizzato lo “Juventus  Stadium” di Torino e che sarà finanziato per il trenta per cento dal credito sportivo.

A quanto si apprende, stante la ferma volontà della proprietà dell’Us Avellino a completare l’opera, il progetto dovrà essere nuovamente esaminato dalla giunta che subentrerà a quella guidata dal dimissionario sindaco Festa e successivamente passare al vaglio del Consiglio comunale che dovrà appaltare i lavori. Lavori che dovrebbero avere una durata di circa due anni dall’indizione della gara d’appalto che dovrebbe avvenire “con procedura pubblica ma con diritto di prelazione per il committente”.

Un’opera da realizzare nel perimetro su cui insiste l’attuale stadio Partenio-Lombardi con procedura di abbattimento e ricostruzione ex novo. Un impianto moderno, all’avanguardia e sostenibile, da 21.500 spettatori con posti a sedere tutti coperti e condizioni ottimali di visibilità ovunque, totalmente privo di barriere architettoniche e classificato Uefa 4 all’interno del quale, cioè, potranno essere ospitati anche match internazionali.

La genesi progettuale è un intreccio tra la necessità della committenza di dotarsi di uno stadio di proprietà e le specifiche necessità del progettista sulla base dell’esperienza progettuale ed esigenze funzionali,”distributive” ed architettoniche. Si darà vita ad un impianto esclusivo ed inclusivo,  in cui “la partita diviene l’apice di un’esperienza totalizzante”. Una vera e propria cittadella dello sport attiva sette giorni su sette in cui non mancheranno il museo del club, un centro medico, una palestra attrezzata multilivello, un centro commerciale ed attività polifunzionali che “dialogheranno armonicamente con una piazza pedonale”  che sorgerà nella  parte est.

Tutti i servizi sono concepiti osservando un principio di flessibilità degli spazi. Non va dimenticata una sala riunioni, un ristorante esclusivo all’ultimo piano con vista sul  campo e su Montevergine. Non mancheranno, com’è ovvio, un’ampia area parcheggi ed un garage.

Nella zona ovest saranno concentrati servizi dedicati ai calciatori, oltre che aree dedicate “a tifosi qualificati con sale ospitalità e servizi di ristorazione e ricezione a vari livelli e Ski Box Vip” immaginati per soddisfare ogni esigenza dell’utente spettatore. Nello specifico, sono previsti 22 palchi da 10 posti per una capienza totale di 220 spettatori.

L’utente spettatore, è accompagnato in una sequenza funzionale e mirata, che parte dall’area di parcheggio, passando da una zona accoglienza fino al proprio posto nel settore d’interesse.

Una solidità progettuale ed economica che riporta alla mente i fasti di un glorioso passato e che, siamo certi, potrà rappresentare un indotto, un’occasione di sviluppo, di crescita e di lustro, oltre che per la nostra città e per la nostra provincia, per l’intera regione. Insomma “un’opportunità a prescindere” se si tiene conto anche della sintonia nel progetto dei vertici del calcio italiano, nonché della Regione Campania, con un  possibile fattivo impegno. Il tutto in un’ottica di un proficuo dialogo tra istituzioni.

Come detto, il nuovo stadio dovrebbe essere consegnato alla città a due anni dall’indizione della gara d’appalto. Staremo a vedere. Intanto, per una fisiologica quanto naturale dilazione dei tempi, è già noto che nella prossima stagione le gare interne dell’Avellino si giocheranno presso l’impianto sportivo esistente.

Rispetto al progetto del nuovo stadio, infine, è doveroso registrare i dubbi “sulla reale necessità di avviare e realizzare  un progetto tanto dispendioso per la città”, espressi nell’attuale consiliatura da alcuni consiglieri d’opposizione. Dubbi e perplessità ai quali, peraltro, la proprietà ed il gruppo D’Agostino sembrano aver celermente risposto, ribadendo a più riprese la ferma e totale volontà a proseguire nel progetto e a farsi carico dell’intera procedura d’accesso al credito sportivo e “del debito”, evitando così aggravi sulle casse comunali. Non è tutto: ci pare di ricordare,  a tal proposito, che sarebbe già stata inoltrata da parte dell’Us Avellino formale richiesta di acquisizione dei suoli su cui sorge l’attuale stadio Partenio-Lombardi.

Ora alla luce di tutto quanto appena affermato e descritto quale nuova amministrazione comunale, al di là del colore politico, rifiuterebbe a priori di ponderare ogni scelta e profondere ogni sforzo per non lasciarsi sfuggire quella che comunque riteniamo una grande occasione? Restando in attesa di positivi sviluppi nel merito, non possiamo che augurare buon lavoro a società, dirigenza e squadra a cui assicuriamo pieno e totale sostegno.

 

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