AVELLINO – Al nostro occhio è bastato allontanarsi per qualche giorno dalla nostra città, cambiare il suo punto d’osservazione, cambiare paesaggio, cambiare realtà per avere la percezione di essere davvero “in un altro mondo” e, con il nostro sguardo numero 300, proveremo a raccontarvi tutto questo.
Ricordate quei “dettagli” che osservando e passeggiando per la nostra città saltano inevitabilmente all’occhio in negativo? Ebbene, visitando Foza, Asiago, Bassano del Grappa, Sirmione, Asolo ci si accorge che quegli stessi “dettagli” in queste zone saltano all’occhio al contrario e l’averlo costatato, credeteci, per noi che per vocazione raccontiamo osservando, è davvero un colpo al cuore: ordine, attenzione ai dettagli, minuziosa manutenzione e cura degli spazi, pulizia costante e sempre garantita, cura del verde, piena accessibilità ed accoglienza garantita a tutti ovunque e molto altro ancora, sono una costante che tutti sanno far propria. Insomma ci viene da pensare che ci siamo trovati di fronte ad un perfetto esempio di oculata programmazione, spiccato senso civico e di volontà, in una parola di civiltà.
Un esempio a certificare quanto appena affermato e descritto relativamente alla piena accessibilità a persone con limitata capacità di deambulazione o non deambulanti. La prima tappa del nostro viaggio ci ha condotto alla scoperta della “Villa dei vescovi” in località Luvigliano, frazione di Torreglia, in provincia di Padova. La villa, tra i beni donati al Fai, nella costruzione si ispira ad una domus romana e può essere considerata il primo esempio del nuovo gusto per la riscoperta della classicità romana nell’entroterra della Serenissima.
Il visitatore è dapprima accolto in uno splendido giardino, in cui l’accesso alla terrazza che lo sovrasta è possibile attraverso una scalinata: l’ostacolo per le persone con limitata capacità di deambulazione o non deambulanti è facilmente superabile attraverso l’utilizzo di un “cingolato", come testimonia la foto che pubblichiamo di fianco e per la cui conduzione c’è bisogno di personale qualificato e “patentato”. Per la visita degli spazi interni e delle sale, poi, la villa è dotata di un “ascensore a stantuffo” di facile fruizione.
Ora, pur nella consapevolezza che tentativi di risoluzione ai tanti problemi che affliggono la nostra città sono stati avviati come l’attenzione alla pulizia e alla cura del verde, sentiamo comunque vivamente di consigliare ai nostri futuri amministratori una visita di questi luoghi perché se l’inerzia in chi è chiamato a porre il giusto rimedio dovesse continuare a corrispondere ad incapacità e/o insipienza allora sarà giusto modo poter dimostrare quanto possibile sia la soluzione quando sono la perizia e la volontà a ricercarla.
A margine, il nostro occhio onorerà i lavoratori e dunque il prossimo sabato volgerà il suo sguardo altrove: appuntamento a sabato 11 maggio 2024.