AVELLINO – “Io ho accettato con entusiasmo perché Avellino è una grandissima piazza. Dire questo non è una retorica banale perché ora sono qui. È un dato di fatto che in questi ultimi anni l’Avellino è stato protagonista di ottimi campionati, quindi è una realtà vera del calcio di serie B. Una piazza che, al di là di questo sottofondo bellissimo dei tifosi, l’ho visto quando sono venuto qui, l’ho visto a Bologna nella gara play off. Venivo da calciatore a giocare qui ad Avellino è sempre stato così. Una piazza, quindi, piena di amore e di entusiasmo”.
Si presenta così il nuovo allenatore dell’Avellino Attilio Tesser nel corso dell’affollata conferenza stampa di questa mattina allo stadio Partenio-Lombardi presenti il presidente e direttore generale Walter e Massimiliano Taccone, il ds Enzo De Vito ed una foltissima rappresentanza di supporter biancoverdi che l’hanno accolto con applausi e tanto calore.
“Da parte mia – ha detto Tesser rispondendo alle domande dei giornalisti – è massima la voglia di far bene, è massima l’ambizione di fare il meglio possibile. L’unica cosa che posso promettere è tanto lavoro, tanta serietà, la massima professionalità che, per come ragiono io, so bene che non è sufficiente. Serve mettersi la maglietta addosso, sentirla dentro e lavorare con il cuore. Dico questo non come retorica, ma come cosa vera per non farla passare come banalità. Questo è quello che mi prefiggo insieme al mio staff, ai miei collaboratori, di dare alla proprietà che ringrazio della opportunità importante che mi sta dando. Ed è quello che dico ai tifosi che troveranno in me uno che ci metterà il cuore. Spero per me, ma soprattutto per la città, di far bene, poi gli obiettivi li lascio alla proprietà, nel senso di valutare e vedere quello che può essere. È comunque comune da parte di tutti la voglia di far bene”.
“Non mi sento – continua ancora Tesser – di promettere altro se non il massimo impegno. Promettere con la bocca è facile, io non lo faccio. Vi chiedo fin da oggi collaborazione critica ma costruttiva per il bene dell’Avellino perché voler bene ad una squadra, ad una società significa costruire assieme, assieme alla proprietà, alla parte tecnica, ai calciatori, a voi della stampa, ai tifosi. L’unità fa la forza. Questo sembra retorica, ma alla fine quando si dice abbiamo vinto perché eravamo un buon gruppo, ecco il gruppo siamo tutti noi”.
Richiesto di spiegare come è stato raggiunto l’accordo precisa: “È stata una trattativa veloce. Da oggi approfondiremo il confronto tecnico che finora c’è stato più su linee generali”. Sul modulo di gioco: “Il modulo? Non è il modulo che vince. Una squadra deve essere anche in grado di cambiare in corsa Negli ultimi anni ho sempre praticato prevalentemente il 4-3-1-2, durante la partita però può succedere di tutto. Oggi è un calcio veloce, dinamico”. Tessere ha poi ricordato i componenti del suo staff che è composto dal vice, Mark Tullio Strukelj, dal preparatore atletico, Ivano Tito e dal preparatore dei portieri, Leonardo Cortiula.
Un passaggio sul suo predecessore Rastelli: “Ho un’eredità pesante, però io vengo qui per come sono fatto io, portando avanti il mio modo di essere, il mio gioco, e spero con un pizzico di fortuna di poter fare bene per l’Avellino”.
L’Avellino, che intanto ha fatto partire la campagna abbonamenti, andrà in ritirò a Sturno a partire dal prossimo 14 luglio. Vi rimarrà fino ad inizio di agosto. Il raduno è previsto per il giorno 12 luglio al Partenio-Lombardi.
