AVELLINO – “La classifica parla chiaro. Il calcio è fatto di numero: 5 partite, 4 punti. Naturalmente siamo leggermente in sofferenza rispetto ai piani della società. Ho preferito non far parlare un calciatore – oggi era giorno di incontro con la stampa di un nostro tesserato – semplicemente per scaricarli da questa tensione momentanea legata ai risultati. Dobbiamo tranquillizzare l’ambiente e partire da un punto fermo: ad inizio d’anno, quando abbiamo presentato mister Tesser, noi siamo stati chiari con la piazza, non c’è stato nessun appello a grandi cose, mai nessuno ha nominato la serie A, ripartire da zero soprattutto in un campionato come la serie B non era semplice. Il nostro obiettivo principale era quindi quello di consolidare la categoria”.
È sereno Massimiliano Taccone, il giovane dg dell’Avellino, che in un’affollata sala stampa – presenti il padre, Walter Taccone, presidente, il vicepresidente Michele Gubitosa ed il ds Enzo De Vito – fa il punto del campionato dell’Avellino dopo le prime cinque gare.
La parola d’ordine è una sola: unità. “Abbiamo necessità di compattezza da parte di tutti – sottolinea rivolto ai rappresentanti degli organi d’informazione – necessità di avere un aiuto da parte vostra che veicolate sia i messaggi che noi come società lanciamo sia quello dei tifosi. È un momento importante della stagione. I risultati parlano chiaro: mentre per due anni avevamo otto punti in classifica, oggi ne abbiamo la metà, è normale che qualcosa non sta funzionando per il meglio. Però ritengo che stiamo esprimendo un buon calcio, manca la finalizzazione però abbiamo un grande attacco e come inizieranno a sbloccarsi ci possiamo divertirci anche in classifica non solo nelle fasi di gioco”.
Poi un appello: “Dobbiamo guardare avanti. Non è una critica ai sette anni della nostra gestione, però è il primo anno che vediamo giocare al calcio. Ognuno ha una concezione diversa di vedere il calcio. Oggi come oggi manca la fase realizzatrice, però sono straconvinto che le cose cambieranno. Oggi sono qui per metterci la faccia ed assumermi tutte le responsabilità del caso sulle scelte effettuate con il ds De Vito. Ce la mettiamo in maniera serena, pulita e trasparente perché siamo sicuri che possiamo uscire tranquillamente da questa situazione con l’aiuto vostro e dei tifosi, una situazione negativa solo di risultati ma non di gioco”.
A proposito di gioco Taccone jr invita ad affrontare la gara di sabato prossimo contro il Vicenza con uno spirito di concretezza: “Sabato il bel gioco non deve interessarci. Abbiamo la necessità di muovere la classifica e di muoverla in fretta. Quest’anno c’è molto più equilibrio. Non ci sono squadre che mi hanno impressionato sotto l’aspetto del gioco. Naturalmente poi le individualità vengono fuori. I numeri parlano chiaro, numeri che non sono solo quelli della classifica ma delle azioni che noi creiamo. Dobbiamo comunque stare più attenti in fase difensiva e non commettere più quegli errori che purtroppo stiamo pagando a caro prezzo”.
Un passaggio lo dedica alle scelte fatte, sia quelle relative all’allenatore sia ai calciatori: “Con Tesser vogliamo iniziare un progetto e partire da zero. E la cosa non è semplice soprattutto in un campionato livellato come questo di serie B. Poi mandare via l’allenatore per me è una follia perché significa far venir meno tutto il lavoro che è stato fatto dal ritiro, dalle scelte fatte dalla società. Io per primo sono responsabile quando i risultati non vengono, stiamo qui per rimetterci la faccia. Il mercato? Qualche errore forse potrebbe esserci stato, ma è normale. Però faccio notar che noi abbiamo creduto molto nei giovani e i giovani che sono Biraschi ed Insigne stanno avendo un trend positivo in tutte le partite mentre quelli che dovevano essere le nostre certezze stanno venendo un po’ meno. Poi sarà il campo a parlare ed eventualmente a gennaio faremo le giuste correzioni”.
