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    03/07/2024

Con il Prato l’esordio in campionato dell’Avellino al Partenio-Lombardi

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b_300_220_15593462_0___images_stories_Calcio_ita-2881.jpgAVELLINO – Partitella di rifinitura a porte chiuse, questo pomeriggio, allo stadio Partenio-Lombardi per l’Avellino in vista della gara di domani, prima di campionato, con il Prato dinanzi al pubblico amico. Ad eccezione di Capotosto, Cardinale e Ricci sono ventuno i giocatori convocati: portieri, Di Masi e Fumagalli; difensori, Bianco, Bittante, Fabbro, Giosa, Pezzella, Zappacosta; centrocampisti: Angiulli, Bariti, Catania, D'Angelo, Herrera, Massimo, Millesi, Panatti; attaccanti, Biancolino, Castaldo, De Angelis, Lasagna.

Rastelli non ha sciolto del tutto gli ultimi dubbi sulla formazione che manderà in campo. Comunque, nel corso della conferenza stampa, è apparso piuttosto fiducioso. “Bisogna partire col piede giusto, ma questo non significa che andremo alla sbaraglio. L’avversario va rispettato, e per questo saremo attenti e concentrati perché non vogliamo fare passi falsi dinanzi ai nostri tifosi proprio nella gara d’esordio di questa nuova stagione”.

Prima dell'incontro, che sarà arbitrato da Tardino di Milano, sarà presentato l’inno che su tutti i campi della Lega Pro accompagnerà l’ingresso delle squadre sul rettangolo di gioco. A farlo sarà l’autore de “La nostra canzone”, questo il titolo dell’inno, vale a dire Giulio Rapetti, in arte Mogol, il noto paroliere italiano che ha legato il suo nome soprattutto al sodalizio artistico con il grande Lucio Battisti, che assisterà alla gara fra irpini e toscani insieme con Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro.

Una curiosità: Mogol, nel novembre del 1987, ha calcato il terreno di gioco del Partenio con la maglia della nazionale cantanti di Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e gli altri nella gara per beneficenza disputata contro una rappresentativa irpina composta da magistrati, giornalisti, amministratori (in campo, tra gli altri, anche l’allora sindaco di Avellino, Enzo Venezia, il presidente della Provincia, Francesco Iapicca, i colleghi Nicola Cecere della Gazzetta dello Sport, Aldo Balestra e Salvatore Salvatore del Mattino, Angelo Picariello di Avvenire, Gianni Porcelli della RaiPier Paolo Marino direttore sportivo dell'Avellino) guidata in panchina da Pasquale Grasso e dal giudice Roberto Dovetto.

"Il nostro inno – ha dichiarato Ghirelli – è il segno di una identità forte. La nostra canzone, nel titolo e specialmente nell'aggettivo «nostra», indica un progetto che ci appartiene collettivamente. Mogol ci concede una poesia piena di speranza, una musica di un popolo pronto a tornare a sorridere.

Grazie Mogol, grazie Prudente, avete reso nelle parole dell'inno l'Italia dell'Italia dei Cento Comuni. La storia d'Italia si fonde con quella del calcio - continua Ghirelli - e qui, l'incontro accende la voglia del gioco, fa esplodere i valori dell'unità, ci consegna il desiderio di una nuova e giovane fase di riforma. Vogliamo essere capaci di guidare un necessario cambiamento e per vincere dobbiamo unire, allargare lo schieramento".

Sul fronte-mercato, segnaliamo gli ultimi due arrivi: dalla Sampdoria è arrivato Gianluigi Bianco, 23 anni, difensore, con un passato con la maglia di Empoli, Sassuolo, Frosinone, Grosseto e Vicenza; dal Napoli, invece, con la formula del prestito, è giunto in Irpinia Davide Bariti, 21 anni, centrocampista, ex Carrarese, ex Triestina, ex Vicenza.

 

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