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    04/07/2024

La Spal dilaga, l’Avellino sprofonda

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Antenucci (fonte Us Avellino)Marcatori: 40’ pt,  42’ e 44’ st Antenucci.

SPAL-AVELLINO 3-0

Spal (3-5-2): Meret; Gasparetto, Giani, Cremonesi (34’ pt Vicari); Lazzari, Arini, Mora, Schiattarella, Beghetto; Zigoni (24’ st Cerri), Antenucci (45’ st Finotto). A disposizione: Branduani, Silvestri, Spighi, Castagnetti, Del Grosso, Ghiglione. Allenatore: Semplici.

Avellino (3-4-1-2): Frattali; Gonzalez, Djimisiti, Perrotta; Crecco (9’ st Asmah), D’Angelo, Lasik, Belloni, Verde (1’ st Mokulu); Soumarè (28’ st Ardemagni), Castaldo. A disposizione: Radunovic, Diallo, Migliorini, Paghera, Omeonga, Camarà. Allenatore: Toscano.

Arbitro: Daniele Martinelli della sezione di Roma 2. Assistenti: Giovanni Baccini della sezione di Conegliano e Mirko Oliveri della sezione di Palermo. Quarto uomo, Alessandro Prontera della sezione di Bologna.

Ammoniti: 14’ pt D’Angelo, 20’ pt Arini, 36’ pt Mora, 38’ pt Perrotta , 12’ st Gonzalez, 35’ st Asmah e Lazzari.

Espulso: 40’ st Asmah.

Recuperi: 2’ più 3’.

FERRARA – L’Avellino cade in malo modo a Ferrara rimediando la quinta sconfitta fuori casa contro una Spal che non ha dovuto faticare più di tanto per conquistare l’intera posta in palio e che con questa vittoria si insedia tra le prime otto in classifica generale. Gli irpini hanno ancora una volta dato vita ad una prestazione sotto tono, senza convinzione, soprattutto senza capacità di reazione una volta andati in svantaggio venendo meno sul piano del carattere e della capacità di saper mantenere i nervi saldi e mettere insieme le idee per cercare di rimediare allo svantaggio.

Toscano alla vigilia aveva auspicato la necessità di dare continuità fuori casa ai risultati positivi conquistati tra le mura amiche. Niente di tutto questo perché l’unica continuità da registrare è quella di una ennesima prestazione esterna assolutamente deficitaria sul piano del gioco e delle idee che ad altro effetto non poteva portare se non quello della sconfitta. D’altronde, il reboante 3-0 conquistato dagli estensi con una tripletta di Antenucci, che peraltro ha anche fallito un rigore, parla chiaro e lascia poco spazio a qualsiasi tentativo di recriminazione.

La cronaca – Sembrano volersi dare subito battaglia le due squadre che saltano i preamboli della fase di studio. È solo un fuoco di paglia, però. Segue infatti, dopo una timida conclusione di Belloni, una fase prolungata di estrema confusione in campo con le due squadre più impegnate a rompere il gioco avversario che ad impostare la manovra. Manca l’affondo sull’uno e sull’altro fronte. Al 20’ pt rinvia in modo maldestro il portiere di casa Merlet mettendo in difficoltà la sua difesa visto che Castaldo è in agguato e per poco non riesce ad arrivare sulla palla. La gara non decolla mai del tutto, modesta la qualità di gioco in campo. Cambiano le cose a partire dalla mezz’ora. La Spal imprime maggiore ritmo alla gara grazie alla vena dei suoi due attaccanti, Lazzari e Antenucci. Al 40’ pt la svolta: Lazzari lascia in surplace Soumarè, Djimisiti si fa passar la palla sotto le gambe, Antenucci non deve far altro che mettere la sfera in rete. Potrebbero raddoppiare subito dopo i padroni di casa con Zigoni, uno degli ex insieme con Arini, ma Frattali è bravo a sbrogliare la matassa. La squadra irpina è in difficoltà e fa fatica ad impostare una reazione che possa in qualche modo far sperare in un tentativo di rientrare in partita. Anzi. La Spal ne approfitta e senza strafare dilaga. Per l’Avellino è notte fonda.

 

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