LANCIANO-AVELLINO 1-0
Marcatore: pt 25′ Amenta.
LANCIANO (4-3-3): Sepe; De Col, Troest, Amenta, Mammarella; Di Cecco, Casarini (30’ st Minotti), Paghera; Gatto (14’ st Plasmati), Falcinelli, Piccolo (36’ st Buchel). A disposizione: Casadei, Aquilanti, Nicolao, Fofana, Thiam, Turchi. Alennatore: Baroni.
AVELLINO (3-5-2): Terracciano; Izzo, Fabbro, Pisacane (16’ st Pape Dia); Zappacosta, Arini, Togni (1’ st Massimo), Schiavon, Bittante; Soncin (10’ st Galabinov), Castaldo. A disposizione: Di Masi, Peccarisi, De Vito, D’Angelo, Millesi, Herrera. Allenatore: Rastelli.
Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna.
Ammoniti: Fabbro, Pisacane, Togni, Castaldo, Paghera, Bittante, Buchel.
Recuperi: 0’ più 4’.
LANCIANO – L’Avellino cade a Lanciano e perde il primato in classifica. Ai frentani riesce il sorpasso ed ora sono lì, in seconda posizione in classifica, insieme con il Trapani, a soli due punti dalla capolista Empoli. Gli irpini, invece, dopo la sconfitta di oggi, la prima di questo campionato, occupano la terza posizione insieme con Palermo, Novara e Varese. Proprio i lombardi, che hanno vinto per 3-2 contro il Pescara, saranno i prossimi avversari dell’Avellino, sabato prossimo, allo stadio Partenio in una gara che si preannuncia ricca di emozioni.
Per ora, però, Rastelli ed i suoi uomini si stanno leccando la ferita aperta da una sconfitta che sicuramente non era stata messa in cantiere e che, in qualche modo, riporta un po’ tutto l’ambiente, tifoseria e squadra, con i piedi per terra visto il clima di eccessiva euforia che si era creato. È stato, comunque, quello visto al Guido Biondi (dove in precampionato, al torneo “Guglielmo Maio”, già c’era stata una sconfitta sempre per 1-0), un Avellino dal doppio volto, più convinto ed in grado addirittura di passare in vantaggio nel primo tempo, meno tonico e meno incisivo nella seconda fazione di gioco. Preoccupa, poi, il fatto che questa volta, dopo essersi trovato sotto di un gol, la squadra di Rastelli, pur avendo avuto delle fiammate che facevano ben sperare, non è stato in grado di riagguantare il risultato. Inutile dire che molta è stata la delusione tra i tifosi di fede biancoverde giunti in buon numero in terra d’Abruzzo per sostenere la squadra.
