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    03/07/2024

Tim Cup: l’Avellino perde con la Juve, tifosi protagonisti sugli spalti

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D'Angelo (Fonte As Avellino)JUVENTUS-AVELLINO  3-0

Marcatori: 7’ pt Giovinco, 16’ pt Caceres , 35’ pt Quagliarella.

JUVENTUS (3-5-2): Storari; Caceres, Ogbonna, Peluso; Motta (40′ st Lichtsteiner), Padoin, Marchisio, Asamoah (23′ st Bouy), De Ceglie; Giovinco (40′ st Pepe), Quagliarella. A disposizione: Rubinho, Chiellini, Pogba, Pepe, Tevez, Llorente, Barzagli, Bonucci, Isla. Allenatore: Conte.

AVELLINO (3-5-2): Di Masi; Izzo, Peccarisi, Pisacane; Zappacosta, D’Angelo, Togni (1′ st Schiavon), Arini (26′ st Angiulli), Millesi; Herrera, Castaldo ( 9′ st Galabinov). A disposizione: Seculin, Terracciano, Angiulli, Fabbro, Soncin, Biancolino, De Vito, Schiavon, Bittante, Massimo, Abero. Allenatore: Rastelli.

Arbitro: Irrati di Pistoia (Meli-Longo). Quarto uomo: Leonardo.

Ammoniti: Bouy

Recuperi: 0’ più 2’.

TORINO – L’Avellino esce dalla Coppa sconfitto negli ottavi di finale dai campioni d’Italia della Juventus. Come era nelle previsioni, gli irpini soffrono la soggezione dal punto di vista psicologico e, naturalmente, hanno dovuto cedere di fronte alla superiore caratura tecnica e fisica dei bianconeri. In pratica non c’è mai stata storia. Squadra sconfitta in campo, tifosi protagonisti sugli spalti. I supporter di fede biancoverde hanno dato vita ad una serie di scenografie veramente spettacolari, peraltro irradiate in tutta Italia dalla ripresa televisiva in diretta di Rai 2. Uno spettacolo veramente encomiabile sul piano della passione sportiva che è stato a lungo applaudito dagli stessi tifosi juventini. Rastelli, a sorpresa, schiera tra i pali Di Masi, apparso alquanto incerto ed insicuro, Togni a centrocampo, poi sostituito ad inizio di ripresa, ed Herrera a fianco di Castaldo in avanti. Conte si affida in attacco alla coppia Quagliarella-Giovinco. Ed è proprio Giovinco a dare il via alle ostilità rubando una palla a centrocampo a Millesi e involandosi verso la porta irpina.  Risponde l’Avellino con uno scambio Castaldo-Millesi-Arini che viene neutralizzato in angolo dalla difesa bianconera. L’Avellino dà l’impressione di poter tenere il campo contro i più quotati avversari. Fino al 7’, però, quando per un erroraccio di Togni che perde in modo balordo una palla in fase di copertura, i bianconeri passano in vantaggio con Giovinco autore di un bel tiro a giro su cui Di Masi non tenta neppure la  parata. Al 16’ pt arriva il secondo gol della Juve con Caceres che gira in rete un cross dalla destra di Giovinco. Due minuti dopo errore in piena area di Pisacane che favorisce l’inserimento di Padoin la cui conclusione lambisce il palo alla destra di Di Masi. Irpini in evidente difficoltà, ma in ogni caso reattivi soprattutto con Zappacosta sulla destra. Nullo, sull’altro versante, l’apporto di Herrera che non riesce in nessun modo ad entrare in partita. Si avvicina al 30’ pt l’Avellino alla porta avversaria con Castaldo che gira di testa un cross di Zappacosta, la palla è fuori. Non gioca male l’Avellino che tutto sommato tiene bene il campo nonostante l’evidente divario tecnico con i campioni d’Italia. Applausi a scena aperta da parte del pubblico di casa per i supporter di fede biancoverde che danno vita a delle coreografiche scenografie senza mai smettere di incoraggiare la propria squadra. Al 35’ pt terzo gol dei bianconeri: a segno Quagliarella che devia di testa in rete una punizione di Giovinco su cui si fa trovare del tutto impreparato il portiere biancoverde Di Masi. Ripresa- Entra Schiavon al posto di Togni. Avellino in avanti ad inizio di ripresa, incredibile a dirsi, con Herrera il cui tiro è parato senza problemi dal portiere di casa. Riprende subito in mano il pallino del gioco la Juventus che naturalmente fa la partita. Al 10’ st esce Castaldo, dentro Galabinov. Prova l’Avellino a regalare almeno la soddisfazione di un gol ai propri tifosi, ma fa fatica a superare il muro che i padroni di casa hanno eretto a centrocampo. Al 22’ st è bravo Di Masi a respingere di pugno una palla colpita di testa da Motta. L’Avellino è sotto di tre gol ma i suoi tifosi presenti sugli spalti non smettono mai di sostenere i propri beniamini e di fare festa. La Juventus non spinge più di tanto con risultato e qualificazione ormai acquisiti.

 

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