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    03/07/2024

Castaldo stende il Cittadella e l’Avellino torna alla vittoria

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Castaldo festeggia dopo il gol al Cittadella (Fonte ufficio stampa As Avellino)Marcatori: 19’ st Castaldo

AVELLINO-CITTADELLA 1-0

AVELLINO (3-5-2): Seculin; Izzo, Fabbro (33’ st Peccarisi), Pisacane; Zappacosta (20’ st Bittante), D'Angelo, Schiavon, Angiulli (41’ st Pizza), Millesi; Castaldo, Galabinov. A disposizione: Terracciano, Soncin, Biancolino, Togni, Ladrière,  Ciano. Allenatore: Rastelli.

CITTADELLA (4-3-3): Pierobon; Pecorini, Scaglia, Pellizzer, Alborno; Jidayi, Rigoni, Busellato (34’ st Donnarumma); Paulo Azzi (11’ st Surraco), Perez (29’ st Piscitella), Djuric. A disposizione: Fasolo, Gasparetto, Lora, Di Donato, Colombo, Pugliese. Allenatore: Foscarini

Arbitro: Pairetto di Nichelino (Vicinanza-Bellutti). Quarto uomo: Ripa.

Ammoniti: 23’ pt Scaglia, 37’ pt Izzo, 2’ st Djuric, 19’ st Castaldo, 35’ st Pellizzer, 39’ st Rigoni, 43’ st D’Angelo, Millesi 44’ st.

Recuperi: 1 ’ più 5 ’.

AVELLINO – L’Avellino dopo tre mesi torna alla vittoria dinanzi al proprio pubblico (l’ultima volta fu con il Padova nella gara che chiudeva il girone di andata alla fine dello scorso anno) superando di misura un Cittadella molto volitivo sceso in Irpinia con il chiaro intento di conquistare almeno un pareggio. A decidere la gara, per la verità tra le peggiori sul piano dello spettacolo e del gioco tra quelle finora disputate dai biancoverdi al Partenio-Lombardi, è stato Gigi Castaldo con una zampata decisiva al 18’ della ripresa con cui ha fatto fuori il portiere del Cittadella, Andrea Pierobon, classe 1969, il nonnetto della cadetteria dal punto di vista anagrafico, ma sicuramente ancora in grado con i suoi 45 anni di dare un notevole contributo sul piano sportivo e su quello dell’esperienza. L’Avellino, dunque, soffre non poco soprattutto nel primo tempo, ma alla fine conquista tre punti preziosi che lo rilanciano in campionato, lì nel gruppone di squadre che alla fine si dovranno giocare la carta dei play off. Peccato che la gioia della vittoria sia stata in qualche modo intristita dalla contestazione di una folta delegazione di tifosi nei riguardi della squadra accusata di essersi rifiutata di salutare gli ultras della Curva Sud a fine gara. D’altra parte, a proposito di rapporto con il pubblico, già allo scadere del primo tempo era stato fischiato il gesto di stizza che capitan Millesi aveva avuto nei confronti dei supporter assiepati sugli spalti della tribuna Terminio.

La cronaca – Rastelli rinuncia a Ciano e torna al vecchio 3-5-2 affidandosi in avanti al duo Castaldo-Galabinov. A centrocampo dentro Angiulli al posto dello squalificato Arini. In difesa c’è, con Izzo, Fabbro e Pisacane, uno Zappacosta non ancora al meglio della condizione, poi sostituito nella ripresa da Bittante. La gara, nei primo tempo, è davvero brutta con le due squadre più preoccupate di controllarsi a vicenda che di imbastire manovre offensive degne di questo nome. Pochi, infatti, i palloni che arrivano alle punte, scarso il lavoro per i due portieri. Bisogna attendere fin quasi alla mezz’ora per quella che può definirsi in qualche modo una emozione di gioco: al 26’, infatti, Schiavon, che pure ha corso tanto nella zona nevralgica del campo, s’intestardisce in un dribbling di troppo, perde però il pallone e favorisce così un veloce contropiede del Cittadella con Azzi autore di un tiro forte e teso che sorvola di poco la traversa. Continui i capovolgimenti di fronte nei minuti finali, ma in sostanza poche le emozioni. Non molto apprezzato dal pubblico della Terminio il gesto di stizza, poco prima del fischio dell’arbiro, da parte di capitan Millesi.

Ripresa. L’Avellino si riversa subito in avanti ma non riesce ad affondare i colpi. C’è da parte dei padroni di casa una maggiore pressione che però sistematicamente abortisce in fase conclusiva neutralizzata dalla difesa avversaria. All’11’ st Foscarini procede alla prima sostituzione: richiama in panchina Azzi e getta nella mischia Surraco. Non cambia il leit motiv dell’incontro: l’Avellino attacca, il Cittadella si difende non disdegnando di partire in contropiede. Al 19’ st la svolta della gara: Castaldo brucia sul tempo Pierobon e mette in rete la palla che gli era stata servita da Schiavon. Un minuto dopo Rastelli richiama in panchina uno stanco Zappacosta e schiera al suo posto Bittante. L’Avellino continua ad attaccare ed è sempre Castaldo protagonista, questa volta in negativo, perché manca la più facile delle occasioni per raddoppiare e chiudere, molto probabilmente, la partita. Il Cittadella, però, non ci sta a perdere e prova a riagguantare il risultato rendendosi pericoloso soprattutto con lo spilungone Djuric. Ancora una sostituzione tra le file patavine: al 29’ st fuori Perez, dentro Piscitella. Al 30’ st punizione di Schiavon dal limite, Izzo ben piazzato in area colpisce male di testa. Si infiamma la partita al 37’ st: Galabinov, servito da Bittante in velocità, cincischia troppo in area veneta e manca una facile occasione. Prova ancora il Cittadella ad attaccare nei minuti finali e nei cinque di recupero assegnati dall’arbitro, ma i suoi tentativi di raggiungere il pareggio risultano vani.

Aggiornamento del 29 marzo 2014, ore 20.17 – Come era prevedibile non mancano strascichi polemici nel dopo Avellino-Cittadella tra tifoseria e società. Questo il testo di un comunicato a firma del direttivo Curva Sud: “Essere professionisti non è da tutti, essere uomini ancora meno. Rastelli in primis, e la squadra poi, hanno offeso la Curva Sud, la Tribuna, il Partenio-Lombardi tutto ed anche tutto il popolo irpino. Il mister ed i suoi discepoli offesi dal coro “Ragazzi fuori le palle”; coro che in tanti abbiamo fatto, al fine di spronare chi indossasse i nostri colori a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Noi come Curva li abbiamo sempre incitati, anche quando qualcuno fischiava ed i risultati latitavano. Fare gli offesi è un comportamento non da professionisti, infantile ed irrispettoso verso una tifoseria che ogni squadra vorrebbe avere al suo fianco. Come Curva, come popolo, pretendiamo rispetto (perché il rispetto lo abbiamo sempre dato), ma se ci viene negato sappiamo prendercelo. Pretendiamo le scuse al popolo irpino del mister e dei suoi discepoli, altrimenti senza problemi ognuno farà il suo corso, ma troveranno una Curva che farà sentire il suo disappunto a chi non merita di indossare le nostre gloriose maglie. Curva Sud Avellino o con noi o contro di noi”.

 

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