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    03/07/2024

È morto Riti, il capitano dell’Avellino del Piazza d’Armi

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Una foto d'epoca del Piazza d'ArmiAVELLINO – È morto nella sua Frosinone Alfio Riti, il capitano dell’Avellino di cinquant’anni fa,  l’Avellino di cui era presidente Annito Abate ed allenatore Ulisse Giunchi. Riti  era un mediano non veloce ma molto tecnico. Fu il primo acquisto di un’Unione sportiva Avellino che per scelta e volontà di Annito Abate (il padre di Antonio, Sandro, Renato, Lillino ed altre tre figlie) mise termine al saliscendi serie C-serie D cui la società biancoverde era da anni abituata. Dopo la promozione in C del 1964 Abate costruì quell’anno una squadra davvero forte – la rivelazione del campionato – la cui perla fu il centravanti Mujesan che aveva come compagni Ive, Selmo, un giovanissimo Di Pucchio, il portiere La Bella, e in difesa, insieme con Ghirardello, il giovane De Falco che era di Monteforte Irpino. L’anno successivo quella squadra, con il forte portiere laziale Recchia e in panchina il "maestro" Renato Piacentini, contese al Bari la promozione in serie B.

Alfio Riti, che aveva sposato una ragazza di Avellino, Elsa Ferrara, sorella di Pino, una vita con la Scandone basket, era poi tornato nella sua Frosinone dove ieri è stato colto da un improvviso malore mentre passeggiava nel centro della cittadina ciociara. Si è spento in ospedale dove inutilmente i medici hanno cercato di riattivare il suo malandato cuore “vecchio” di settantasei anni.

 

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