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    03/07/2024

L’Avellino non fa miracoli, perde a Padova e dice addio ai playoff

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CastaldoMarcatori: 24’ pt Melchiorri, 27’ pt Diakite, 46’ pt Castaldo

PADOVA- AVELLINO 2-1

PADOVA (4-4-2): Mazzoni; Kelic (1’ st Pasa), Benedetti, Carini; Almici, Cuffa (24’ st Bellemo), Iori, Osuji, Vinicius; Diakite (41’st Feczesin), Melchiorri. A disposizione: Nocchi, Improta, Di Matteo, Moretti,  Rocchi, Vantaggiato. Allenatore: Serena.

AVELLINO (4-3-1-2): Seculin; Zappacosta (19’ st Angiulli), Decarli, Pisacane, Bittante; Pizza (1’ st Biancolino), Togni, Schiavon; Ciano; Castaldo, Soncin (14’ st Ladrière). A disposizione: Di Masi, Pisacane, Fabbro, De Vito, Arini, D’Angelo, Peccarisi. Allenatore: Rastelli.

Arbitro: Borriello di Mantova (Melloni-Liberti). Quarto uomo: Manganiello.

Ammoniti: 23’ st Almici, 30’ st Osuji, Pisacane

Recuperi: 1’ più 4’.

PADOVA –  L’Avellino non fa il miracolo nella città del santo e, perdendo in malo modo l’ultima di campionato contro un già retrocesso Padova, getta alle ortiche, alla luce dei risultati delle altre squadre, la possibilità di poter disputare i playoff. Rabbia e delusione, dunque, manifestata a fine gara dai tifosi, un centinaio circa, sobbarcatisi alla lunga trasferta in terra veneta. Rabbia e delusione destinate, comunque, a dar vita ad una mare di polemiche per la grande occasione sciupata.

Rastelli rivoluziona la formazione lasciando in panchina Arini, D’Angelo, Fabbro e Pisacane e schiera dall’inizio Decarli, Pizza e Togni. Si parte sotto un autentico diluvio, ma il terreno di gioco dell’Euganeo sembra tenere bene. Schermaglie iniziali e fase di studio con l’Avellino che non riesce a prendere le misure degli avversari che si rendono pericolosi al 3’ pt con un tiro insidioso di Diakite a fil di palo. Al 7’ prima conclusione a rete degli irpini con Schiavon, para Mazzoni senza difficoltà. Il ritmo del gioco è blando ed il match non decolla. Al 10’ è Castaldo a crossare dalla destra per la testa di Soncin, ma l’ex biancoscudato non arriva sul pallone. Al 20’ è il Padova a sfiorare la marcatura con Melchiorri servito da Almici, la palla esce di poco. Al 25’ pt padroni di casa in vantaggio con Melchiorri che approfitta di un errore di Pisacane in fase difensiva: dopo l’impatto tra i due la sfera termina rocambolescamente in rete. Due minuti dopo i biancoscudati raddoppiano con Diakite che devia in rete un cross di Almici grazie alla benevolenza della retroguardia irpina con Decarli che invece di contrastarlo gli dà assistenza in piena area. Avellino in evidente difficoltà. Al 34’ pt clamorosa traversa di Soncin su una errata uscita di Mazzoni. Nulla da fare, l’arbitro fischia una carica sul numero uno veneto. Il quale al 38’ pt si esibisce in una grande parata di piede su conclusione di Pisacane impendendo così agli irpini di poter riaprire la partita. Insiste l’Avellino che prova nel finale di tempo ad accorciare almeno le distanze. E ci riesce al 46’ con un gran gol di Castaldo, autore di una performance di alta caratura tecnica con una deviazione a volo che prima colpisce la traversa, poi finisce in rete lasciando letteralmente di stucco il portiere patavino Mazzoni. Partita riaperta e squadra al riposo sul 2-1 per i padroni di casa.

Ripresa – Prima del fischio di ripresa delle ostilità arrivano i cambi: Rastelli getta nella mischia Biancolino e richiama in panchina Pizza. Risponde Serena che schiera Pasa al posto di Kelic. Subito in avanti gli irpini per cercare di recuperare lo svantaggio, ma i loro attacchi sono alquanto confusionari. Il Padova si affida alle ripartenze e si rende pericoloso. Come al 12’ st quando con Melchiorri potrebbe portare a tre le proprie segnature, ma il suo tiro è clamorosamente alle stelle. Finisce al 14’ st la partita di Soncin sostituito da Ladrière. Seconda sostituzione tra le file biancoverdi al 19’ st: esce Zappacosta, entra Angiulli. Sul fronte dei padroni di casa al 24’ st fuori Cuffa, dentro Bellemo. Pressione dell’Avellino, ma il gioco che la ispira risulta macchinoso e poco incisivo. Al 34’ st grandissima occasione per l’Avellino letteralmente gettata alle ortiche da Biancolino che, con la porta spalancata, incorona la sua prestazione da comparsa facendo il Bobo Vietri dei mondiali in Corea e sparando clamorosamente alle stelle. Risponde il Padova con Melchiorri il cui tiro dal limite tiro esce di poco fuori.  Ultima sostituzione nelle file patavine al 41’ st: esce Diakite, entra Feczesin. La gara è ormai segnata. Vani i tentativi degli irpini di raggiungere almeno il pareggio nei minuti di recupero. Alla fine giocatori contestati dai tifosi biancoverdi.

 

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