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    03/07/2024

L’Avellino prima va sotto, poi riagguanta il Lanciano

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Arrighini, autore del gol del pareggio con il Lanciano (fonte ufficio stampa As Avellino)Marcatori: 22’ st Mammarella, 34’ st Arrighini

AVELLINO-LANCIANO 1-1

AVELLINO (3-5-2): Avellino (3-5-2): Gomis, Pisacane, Ely, Vergara, Regoli, Arini (29’ st Angeli), D’Angelo (19’ st Comi), Zito (22’ st Soumarè), Visconti, Castaldo, Arrighini. Allenatore: Rastelli. A disposizione: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon, Soumarè, Bittante, Filkor, Chiosa. Allenatore: Rastelli

VIRTUS LANCIANO (4-3-3): Nicolas; Aquilanti, Ferrario, Troest, Mammarella; Paghera (40’ st Bacinovic), Vastola, Di Cecco; Piccolo (15’ st Monachello), Thiam, Gatto (16’ st Cerri). A disposizione: Aridità, Turchi,  Conti, Nunzella, Grossi,  Pinato. Allenatore: D’Aversa.

Arbitro: Abbatista di Molfetta (Raparelli-Zappatore). Quarto uomo, Proietti.

Ammoniti: 11’ pt Paghera, 15’ pt Ferrario, 32’ pt D’Angelo, 36’ pt Vergara, 2’ st Di Cecco, 3’ st Visconti, 10 st Troest, 24’ st Mammarella, 34’ st Cerri

Espulsi: 6’ st Thiam e Ely, 12’ st Ferrario, 25’ st Visconti

Recuperi: 1‘ più 5 ‘.

AVELLINO – Finisce 1-1 tra Avellino e Lanciano al termine di una gara da archiviare subito per quanto riguarda la qualità del gioco – che ha lasciato a desiderare su entrambi i fronti – e che passerà alla cronaca sportiva per il numero veramente elevato di giocatori, tra ammoniti (otto) ed espulsi (quattro), finiti sul taccuino dell’arbitro Abbatista di Molfetta, protagonista, suo malgrado, di una performance nell’uso dei cartellini da guinnes dei primati.  Ben nove sono stati infatti giocatori che si sono visti sventolare il cartellino giallo (sei del Lanciano e tre dell’Avellino), quattro (due per parte) che invece sono stati sanzionati con quello rosso. Diciamolo subito, quella tra irpini e abruzzesi è stata finora la peggior gara vista disputare sul terreno del glorioso Partenio-Lombardi che pure, in passato, soprattutto ai tempi d’oro della serie A, aveva abituato il suo pubblico a spettacoli a dir poco più decorosi. L’Avellino, sceso in campo con ben cinque novità rispetto a Bari, è apparso spesso in difficoltà ad arginare le veloci ripartenze degli avversari. Il Lanciano, per parte sua, ha fatto la classica partita di trasferta, prima di contenimento delle sfuriate dei padroni di casa, poi di attacchi improvvisi in contropiede per cercare di fare propria l’intera posta. Il nervosismo, però, con i continui falli sull’uno e sull’altro fronte puntualmente sanzionati dal direttore di gara, ha avuto il sopravvento ed ha finito per condizionare, e non poco, la gara. Alla fine finisce in parità con le squadre che guadagnano la via degli spogliatoi entrambe in 9 uomini. Ora l’Avellino è, con 16 punti, terzo in classifica insieme con Spezia e Perugia, ad una lunghezza dal Livorno che è secondo e a due dal quartetto che si trova in testa e composto da Carpi, Frosinone, Bologna e Trapani. Martedì sera se la vedrà con il Perugia allo stadio Curi in occasione del turno infrasettimanale previsto per la undicesima giornata di campionato.

La cronaca – Subito in evidenza Arrighini servito in avanti da Arini, il cross per Castaldo però è facile preda del portiere Nicolas. Reagiscono gli ospiti affidandosi alla velocità di Thiam, ex di turno. Preme di più l’Avellino che al 6’ pt va al tiro con D’Angelo: alto sulla traversa. Gran botta al 10’pt di Visconti su punizione toccatagli da Zito, la palla sorvola la traversa di poco. Prima ammonizione della gara all’11’ pt per Paghera autore di un fallo su Arrighini. I frentani provano a rallentare i ritmi della gara imposti dagli irpini e a colpire in contropiede. Non riescono però a capitalizzare la grande occasione avuta al 22’ pt con Thiam: il numero 9, infatti, si fa parare da Gomis un tiro ravvicinato dopo aver raccolto una palla respinta sulla linea da Vergara su un precedente tiro di Gatto lanciato in contropiede. Risponde sull’altro fronte l’Avellino con Regoli autore di un cross dalla fascia destra deviato in angolo. La gara sembra vivacizzarsi con continui capovolgimenti di fronte. Cartellino giallo al 32’ pt per D’Angelo e al 36’ pt per Vergara. Rischia nel finale di tempo l’Avellino che va più d’una volta in difficoltà non riuscendo ad arginare le veloci incursioni in avanti di Gatto e Thiam.

Ripresa – Inizio di secondo tempo all’insegna del nervosismo su entrambi i fronti: ammoniti nel giro di due minuti prima di Cecco del Lanciano, poi Visconti dell’Avellino. Al 6’ st, poi, addirittura si fanno espellere Ely e Thiam per reciproche scorrettezze. E non finisce qui perché al 10’ tocca a Troest vedersi sventolare dall’arbitro il cartellino giallo. Due minuti dopo espulsione di Ferrario per fallo su Arrighini. È un bollettino di guerra che naturalmente la dice tutta sul livello di gioco espresso dalle due squadre: un vero e proprio amarcord della più sana parrocchia di provincia anni Cinquanta che poco ha naturalmente a che fare con quello che dovrebbe essere un calcio professionistico sia pure di serie B. Cercano di correre ai ripari i due allenatori dando vita alla girandola delle sostituzioni. A pagare le conseguenze di questo non gioco è l’Avellino che, grazie ad un madornale, ennesimo errore difensivo si fa superare in contropiede da un veloce Mammarella che non ha difficoltà ad infilare Gomis. Al 25’ st tocca a Visconti raggiungere in anticipo gli spogliatoi dopo essere stato espulso dall’arbitro per un fallo su Aquilanti. Squadre di nuovo in parità. L’Avellino, comunque, appare in difficoltà e fa fatica ad imbastire  le proprie trame di gioco. Alla mezz’ora esce Arini, entra Angeli. Al 34’ st nuova ammonizione per il neo entrato Cerri. Al 34’ st l’Avellino pareggia con Arrighini, autore di un gran tiro dalla destra. Ristabilita la parità. Al 40’ esce Paghera, entra Bacinovic. Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro Abbatista, un autentico stakanovista del cartellino, ma non succede praticamente più niente.

 

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