PERUGIA-AVELLINO 0-0
PERUGIA (3-5-2): Provedel, Flores, Goldaniga, Rossi, Crescenzi, Taddei, Verre, Nicco (10’ st Fazzi), Lo Porto (25’ st Parigini), Perea, Falcinelli. A disposizione: Koprivec, Lignani, Del Prete, Rabusic, Giacomazzi, Zebli, Vinicius. Allenatore: Camplone.
AVELLINO (3-5-2): Gomis, Pisacane, Vergara, Chiosa, Bittante, Arini, Konè, Angeli (24’ st Filkor), Zito (1’ st Regoli), Castaldo, Arrighini (34’ st Soumarè). A disposizione: Frattali, Petricciuolo, Pozzebon, D'Angelo, Comi, D'Attilio. Allenatore: Rastelli.
Arbitro: La Penna di Roma 1 (Alassio-De Troia). Quarto uomo, Candussio.
Ammoniti: 30’ st Perea, 33’ st Filkor
Espulsi: 25’ pt Camplone, allenatore del Perugia, per proteste; 44’ st Filkor.
Recuperi: 1’ più 3’.
PERUGIA – Secondo pareggio consecutivo per l’Avellino che riesce a portare a casa un punto prezioso dal Curi di Perugia al termine di una gara che non ha offerto molte emozioni se non allo scadere del secondo tempo quando il portiere biancoverde Gomis ha parato il rigore calciato da Taddei e concesso dall’arbitro La Penna per un fallo di Filkor su Perea. Si è trattata, dicevamo, dell’unica emozione di un partita in cui sono state veramente poche le conclusioni in porta su entrambi i fronti, con l’Avellino che addirittura nel corso del secondo tempo non ha mai tirato verso la porta difesa da Provedel. Rastelli rinuncia a D’Angelo preferendogli il belga Angeli, poi sostituito da un disastroso Filkor, autore del fallo punito dall’arbitro con il penalty, per fortuna neutralizzato da Gomis. Squadre schierate in campo con lo stesso modulo, il 3-5-2, che non dà però soddisfazione ai tifosi presenti sugli spalti (folta la rappresentanza irpina).
La cronaca- Fase prolungata di studio da parte delle due squadre che cincischiano a centrocampo senza affondare più di tanto. Pesa sulla gara l’esasperata osservanza delle tattiche predisposte dai due allenatori. Questo fino al 17’ pt quando arriva la prima occasione del match per i padroni di casa con Perea, autore di un gran tiro dalla distanza su cui si fa trovare pronto Gomis bravo a mettere in angolo. Si vivacizza appena un po’ la partita, ma senza eccessive emozioni in fase conclusiva. Un po’ di agitazione sulla panchina del Perugia viene notata dall’arbitro La Penna che alla mezz’ora indica la via degli spogliatoi all’allenatore Camplone colpevole di aver protestato in maniera eccessiva. Premono un po’ di più i padroni di casa ma l’Avellino appare, tutto sommato, in grado di reggere. Le squadre ora sono più allungate ma non succede niente sul piano delle occasioni da rete. Al 41’ Arrighini s’invola ma al momento cruciale si perde dinanzi al portiere Provedel. Risponde sull’altro fronte Verre il cui tiro dalla distanza è alto.
Ripresa – Rastelli sostituisce ad apertura di tempo Zito con Bittante. Non cambia la fisionomia della gara con le due squadre molto attente a chiudere gli spazi ma che in sostanza non creano pericoli. Arriva al 10’ st il primo cambio tra le file del Perugia: esce Nicco, entra Fazzi. Poche le emozioni per il pubblico del Curi che reclama, comunque, per un presunto fallo di mano di Chiosa in area.
Cercano i due allenatori di smuovere le acque dando inizio alla girandola delle sostituzioni. Al 24’ st Rastelli richiama in panchina Angeli e schiera Filkor. Risponde un minuto dopo Dicara, il secondo di Camplone, che manda in campo Parigini al posto di Lo Porto. Le squadre incominciano ad accusare la stanchezza e arrivano le prime ammonizioni: alla mezz’ora tocca a Perea protagonista secondo l’arbitro di simulazione, al 33’ st a Filkor per un fallo su di un avversario. Il magiaro si ripete al 44’ st atterrando in area con un intervento maldestro Pera: rigore, nuova ammonizione, quindi espulsione. Sul dischetto si porta l’ex romanista Taddei, ma il suo tiro è parato da Gomis. Avellino in dieci negli ultimi minuti. Rastelli invita alla calma e a tenere la palla. Finisce 0-0.
