AVELLINO – “Sono qui per fare bene. C’è una grande piazza, un bel progetto, sono pronto ad aiutare la squadra con la quale spero di arrivare in alto. So che la tifoseria è molto calda, per noi sarà una spinta in più. È importante avere una tifoseria che ti aiuta e ti incita a fare bene. La cosa fondamentale, comunque, è il gruppo. Adesso mi incontrerò con il mister ed i miei compagni. Sono pronto a lavorare per portare in alto l’Avellino e contribuire a realizzare il progetto intorno a cui sta lavorando la società guidata dal presidente Taccone”.
Queste le prime dichiarazioni di Marcello Trotta, classe 1992, campano di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, nuovo giocatore dell’Avellino, a titolo definitivo, giunto in Irpinia dall’Inghilterra con esperienze nei campionati inglesi.
A presentare agli organi di informazione il giovane attaccante, che vanta quattro presenze in nazionale con la maglia dell’Under 21, è stato, nel corso dell’annunciata conferenza stampa svoltasi questa mattina allo stadio Partenio-Lombardi, il presidente dell’Avellino Walter Taccone: “Abbiamo lottato contro tutto e contro tutti per riuscire a portare questo gioiellino qui, ad Avellino. La soddisfazione più grande è che nessuno ci credeva, questa è la fantasia – dicevano - del solito presidente vulcanico per tenere su l’ambiente. Invece alla fine ci siamo riusciti, qualche aiuto è arrivato. Ad aiutarci in modo particolare è stato un grande imprenditore di Avellino che ha voluto dare una mano ad Avellino, non a Taccone, dimostrando grande sensibilità. Una sensibilità, sottolineo, veramente grande anche perché questa persona ha espresso il desiderio di voler restare anonimo. Questo signorino qui è da apprezzare perché si è ridotto notevolmente il proprio ingaggio, questo è un grande merito, lui è qui a titolo definitivo, il ragazzo è dell’Avellino. Spero che ci possa dare una mano per coronare un sogno importante che tutti noi abbiamo e che non nominiamo”.
Martino Scibilia, procuratore di Trotta: “È stata una trattativa lunga e complessa. Voglio ringraziare il presidente Taccone per la fiducia che ci ha dato anche perché ad un certo punto la trattativa ha rischiato di saltare più volte. Alla fine ce l’abbiamo fatta”.
